Tornano a far parlare di sé le femministe ucraine di Femen che ieri hanno protestato in piazza a Zurigo in via Sihlquai, centro nevralgico del mercato del sesso zurighese, a seno nudo contro la proposta presentata in Svizzera di Box dove le donne potrebbero esercitare liberamente il mestiere in piazza senza essere viste dai passanti e dai turisti facendo accedere i propri clienti nel loro angolino.
Le femministe, che qualche tempo fa avevano sfilato anche a Roma accanto al PD e avevano protestato in Piazza San Pietro, venendo prontamente arrestate, ieri hanno mostrato il seno nonostante l’inclemenza del clima. La polizia tuttavia non è intervenuta per fermare il piccolo drappello di donne (giusto 4) che hanno deciso di manifestare il proprio dissenso in questo modo.
Hanno dichiarato “Sappiamo che non saremo mai ascoltate se non siamo nude” ed ecco il modo scelto per la loro pacifica protesta.
Risponde loro il capo della polizia Reto Casanova che comprende le origini del dissenso, ma che la soluzione che verrà adottata è rispettosa per tutti. Peccato però che in questo modo si incentivi la prostituzione e il suo sfruttamento.
Giustamente le militanti di Femen fanno notare che le donne devono e possono avere altre forme per emergere ed emanciparsi. Non sono solo pezzi di carne.
Le femministe ucraine non sono le uniche donne che hanno protestato usando il proprio corpo così come lo vedono i maschi. Anche le attiviste di Slutwalkhanno marciato per protestare contro l’idea che se una donna si veste in modo provocante, un uomo sia autorizzato a violentarla o che ciò determini una scusante o un’attenuazione della pena prevista.
E voi come la pensate? Vi segnalo i commenti di “Mirko” che sull’argomento si è espresso liberamente.