Giovedì 23 novembre alle 17:00, Mariacristina Gribaudi, presidente della Fondazione Musei Civici di Venezia, presenta Sara De Vido per discutere del suo saggio “Donne, violenza e diritto internazionale” (Mimesis edizioni).
L’appuntamento si svolge a Ca’ Pesaro, Galleria Internazionale d’Arte Moderna e rientra all’interno dell’iniziativa “Venezia Città delle Donne“. Il progetto è realizzato in collaborazione con le numerose associazioni che operano negli ambiti della ricerca sulle donne, sul femminile e sulle pari opportunità, in Veneto, in Italia e a livello internazionale.
Gli approfondimenti che la Fondazione porterà avanti partono dalla specificità dei musei, il cui valore aggiunto è quello di ripercorrere, attraverso suggestioni e momenti di riflessione, la storia delle donne che hanno contribuito a creare la città di Venezia nei secoli.
Il libro
Il volume “Donne, Violenza e Diritto internazionale. La Convenzione di Istanbul del Consiglio d’Europa del 2011” è una analisi di diritto internazionale della recente Convenzione, entrata in vigore nel 2014, sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica conclusa nel quadro del Consiglio d’Europa.
Lo studio si articola in tre capitoli. Il primo è volto a scomporre, dal punto di vista giuridico, la nozione di violenza contro le donne, cercando di cogliere la portata di un grave fenomeno sociale, che affligge tutte le società e tutte le epoche. Due forme di violenza, segnatamente lo stupro e la violenza domestica, sono affrontate dal punto di vista del divieto di tortura, trattamento inumano o degradante. Il secondo analizza nel dettaglio la Convenzione, mettendone in luce gli elementi di innovatività, in particolare con riferimento agli obblighi in capo agli Stati parte e al diritto sostanziale. Il terzo capitolo evidenzia, da un lato, le potenzialità della Convenzione, aperta alla ratifica anche dell’Unione europea e degli Stati non membri del Consiglio d’Europa, nonché futuro modello per ulteriori strumenti giuridici internazionali sulla lotta alla violenza contro le donne; dall’altro lato, enfatizza i “silenzi” della stessa, con riguardo alla prostituzione, alla violenza nel mondo digitale, alla specifi ca situazione di vulnerabilità delle donne in carcere.
Lo studio, che si è definito giusinternazionalfemminista, incrocia ed esplora per taluni profili altri terreni, quali il diritto dell’Unione europea e il diritto interno di alcuni Stati. Esso affronta, inoltre, alcuni ambiti al confine tra diritto e scienze sociali, quali lo studio delle nozioni parità-uguaglianza-non discriminazione nell’ottica del diritto internazionale.
L’autrice
Sara De Vido, dottorato di ricerca in diritto internazionale all’Università di Padova, insegna diritto internazionale, diritto dell’Unione europea e International Business Law all’Università Ca’ Foscari Venezia.
È vice-direttrice del Cestudir (Centro Studi sui Diritti Umani) all’Università Ca’ Foscari. È affiliata al Manchester International Law Centre, UK, dove ha co-fondato il Women in International Law Network (WILnet), un network che riunisce donne che lavorano, studiano, contribuiscono al diritto internazionale. È stata recentemente visiting academic alla University of Manchester (UK), all’università Hitotsubashi a Tokyo e all’università di Kobe (Giappone).
Ha insegnato “Globalization, Ethics, Welfare and Human Rights” alla Venice International University di San Servolo nella primavera 2016. Tiene lezioni in italiano, inglese e francese in Italia e all’estero. Tra i suoi interessi di ricerca: diritto internazionale dei diritti umani, in particolare diritti delle donne, parità di genere, studi femministi di diritto internazionale, ma anche diritto all’acqua, status di rifugiato, divieto di genocidio; lo studio degli strumenti giuridici di contrasto al fi nanziamento al terrorismo, riciclaggio, corruzione.