Donne in pensione a 65 anni: siete d’accordo?
Il ministro dell’Economia Tremonti, ha svelato una parte del piane per mantenere i conti a posto: una manovra da 40 miliardi entro il 2014 per raggiungere il pareggio di bilancio. Oltre alle 3 aliquote e alle 5 imposte che dovrebbero essere più una trovata pubblicitaria che una diminuzione effettiva delle tasse, il Ministro del Tesoro italiano ha prospettato tagli di spesa per tutti i ministeri, ossia una manovra lacrime e sangue anche per i prossimi tre anni.
Tra le riforme più sgradite pare ci sarà il taglio delle pensioni d’oro e l’innalzamento dell’età pensionabile per le donne fino a 65 anni di età.
Quest’ultimo risultato sarà ottenuto per gradi, almeno per le donne del pubblico impiego:
- Quest’anno andranno in pensione le donne con un’età compresa tra 60 e 61 anni;
- Nel 2012 le donne potranno andare in pensione dai 65 anni
Il cambiamento nella visione del ministro dell’Economia Giulio Tremonti dovrebbe poi estendersi anche alle lavoratrici del privato. Si sono immediatamente allarmati il Ministro del Lavoro Sacconi e la Lega che non vedono di buon occhio questo ennesima scelta impopolare.
Sulla scia di una proposta del precedente ministro del Lavoro Damiano, quello del governo Prodi, per intenderci, anche Tremonti prevede il contributo di solidarietà sulle pensioni più alte. Cosa significa? Significa prelievo dalle pensioni più alte. Avverrà molto probabilmente un blocco di indicizzazione sulle pensioni più elevate (superiori ai 3800 euro lordi mensili), permettendo di risparmiare fino a 140 milioni di euro.
Per saperne di più:
Piano del tesoro sulle pensioni (LaRepubblica)
Risparmi con i costi standard nei ministeri(Sole24ore)
E voi pensate che mandare le donne in pensione a 65 anni riuscirà a raggiungere il pareggio di bilancio?