di Eleonora Mauri
Che noi donne abbiamo una grande sensibilità e una forte tendenza a “rimuginare” sugli eventi è cosa nota. Ma quanto questi meccanismi ci fanno bene e quanto invece creano paure e blocchi che finiscono per auto-sabotarci? Quanto tempo sprechiamo con le nostre frustrazioni e sensi di colpa, e quanto invece ne utilizziamo per costruire la vita che vogliamo e meritiamo? Per capire a che punto siamo e come sbloccare le situazioni che vogliamo cambiare l’aiuto più utile può arrivare proprio da altre donne che hanno vissuto o stanno vivendo le nostre stesse situazinoi.
Ne parliamo con Lucia Giovannini: master trainer, coach e autrice. Lucia sarà una delle speaker dell’evento Women to Women weekend, la prima edizione di questo workshop dedicato alle donne, che si terrà il prossimo 17-18 Maggio a Milano, aperto al pubblico.
Donne e auto sabotaggi. È vero che noi donne ci creiamo più blocchi mentali? Quali sono i più frequenti?
Noi donne abbiamo maggiore tendenza all’introspezione e, quando guardiamo dentro di noi, spesso incontriamo blocchi mentali e condizionamenti che sono lì da anni, a livello personale, famigliare e sociale. Il problema non è l’introspezione di per sé, che ovviamente può essere molto utile, ma è nel tipo di domande che ci facciamo, le quali poi determinano la direzione dei nostri pensieri. Per questo è importante imparare l’“auto-coaching”, ovvero la capacità di farsi domande funzionali e utili. Un esempio che faccio nel mio libro (“Mi merito il meglio”, ndr) è quando ci succede qualcosa di doloroso, come ad esempio la fine di una relazione o una sfida difficile da affrontare, spesso ci domandiamo “Perché proprio a me?”, oppure “Perché sono così sfortunata?”. Il tipo di risposte che queste domande suscitano non è certo positivo né motivante, e di solito si portano dietro sensi di colpa, inadeguatezza, frustrazione. Quando succede questo, vuol dire che ci siamo poste una domanda disfunzionale. In questi casi, una domanda più utile sarebbe “Cosa posso imparare da questa situazione?” “Come posso risolvere in modo semplice?” “Cosa posso fare per non farla più accadere?”. Queste domande ci fanno focalizzare sulle nostre risorse interiori e sulle opportunità che questo evento , seppur doloroso o difficile porta con sé.
E quali sono le strade giuste per superarli?
Iniziamo facendoci le domande giuste, appunto, e poi cambiamo il nostro dialogo interiore, che altro non è che quella vocina nella nostra testa che ci parla costantemente. Quella è fonte di grandissimi problemi se non se ne prende il controllo. Diventare consapevoli dei nostri “draghi interiori”, dei nostri pensieri e degli stati d’animo disfunzionali è il primo passo per riprenderne il controllo e capire che si possono cambiare. E piano piano decidere di scegliere credenze e pensieri più utili e nutrienti per le nostra vita.
Di cosa hanno più paura le donne? E di cosa hanno più bisogno?
Credo che la paura più comune sia di essere inadeguate, a vari livelli: come donne, come lavoratrici, come madri, come mogli. Ma questo porta con sé anche l’altra faccia della medaglia: forse la nostra paura più profonda è di essere davvero potenti. Forse è la nostra luce a spaventarci di più, non la nostra ombra. La paura di essere favolose, di avere tutto ciò che desideriamo. E spesso ci sminuiamo, ci auto-sabotiamo. Perché allora la vera paura è: sarò in grado di gestire tutto questo? Gli altri mi giudicheranno? Credo che abbiamo bisogno di diventare madri di noi stesse, cioè di amare davvero noi stesse profondamente, di prenderci cura di noi, dei nostri bisogni, di smettere di criticarci ( la critica porta inconsciamente una punizione), come faremmo con un bimbo appena nato.
Come mai molte donne hanno difficoltà a iniziare percorsi di miglioramento personale e a fidarsi di una guida esterna?
Forse c’è una concezione errata delle crescita personale. Forse molte donne pensano che iniziare un percorso di crescita personale significhi “ammettere di avere qualcosa di sbagliato”. In realtà, si tratta solo di imparare come vivere meglio ed essere al meglio, tirare fuori la parte migliore di noi e liberarci dai vecchi condizionamenti. Poi ovviamente c’è la paura del cambiamento, ma occorre rendersi conto che la vita stessa è cambiamento! Noi cambiamo ogni singolo giorno della nostra esistenza, interiormente ed esteriormente, e così fa tutto il mondo intorno a noi. Tanti vale accettare questa realtà significa imparare a gestire il cambiamento!
Nella tua esperienza, in cosa la PNL e il coaching sono maggiormente d’aiuto al pubblico femminile?
Ormai sono più di vent’anni che insegno crescita personale, pnl e coaching e avrei tanti casi da raccontare. Casi di donne che grazie a questi metodi sono riuscite e cambiare vita: a creare il lavoro che desideravano, a lasciare relazioni disfunzionali e dolorose, a diventare economicamente ed emozionalmente indipendenti, camminare sulle loro gambe. E poi col tempo creare nuove relazioni, felici, con partner adatti alla nuova donna che erano diventate. Sul lavoro ho visto donne che dopo anni di “sudditanza”, con molte più capacità dei colleghi maschi ma pagate meno, hanno iniziato a chiedere e a farsi avanti. In generale continuo a ricevere tante mail di donne che grazie ai corsi hanno imparato a far sentire la loro voce nel mondo ( e credo ce ne sia davvero bisogno!).
Lucia Giovannini terrà il workshop sull’Empowerment durante il Women to Women weekend, il 17 e 18 maggio prossimi. Un evento straordinario dedicato alla crescita femminile, un’occasione unica per confrontarsi, scoprire nuove cose su noi stesse e ripartire con una marcia in più. Per info www.womentowomen.it
Relazioni sentimentali complesse. Limiti, paure e rancori che ci bloccano. Risultati che non arrivano nella vita e nel lavoro. Noi donne affrontiamo tante sfide, ma non perdiamo la voglia di migliorare noi stesse. Ora possiamo farlo con il supporto più giusto per noi. Scopri cosa può fare per te la Coach delle Donne. Clicca MI PIACE su questa pagina
