Questa breve silloge di racconti (Il Natale del consigliere, Il dono di Natale, Il vecchio Moisè) propone tre “storie natalizie” poco note – se non introvabili – della grande scrittrice sarda (premio Nobel 1926), pubblicate tra il 1909 e il 1930, vale a dire nel ventennio più fecondo della sua attività, quando Grazia Deledda, ormai pienamente padrona dei propri mezzi, studia e assimila in pieno la lezione degli autori russi (Turgenev, Gorkij e soprattutto Cechov, che sentiva particolarmente a ine alla sua ispirazione), tornando con grande felicità inventiva alla narrazione pura nel rievocare in forme favolose episodi della sua adolescenza in cui riemerge “l’isola delle leggende” e delle “memorie segrete”, nella dimensione mitica di una “realtà ritrovata”.
Grazia Deledda, (Nuoro 1871 – Roma 1936) penultima di sei figli, dopo aver approfondito, da autodidatta, gli studi letterari, esordisce come scrittrice con Nell’azzurro, pubblicato nel 1890. Nel 1926 riceve il Nobel per la letteratura, seconda donna, fino ad allora, insignita di tale onorificenza.
Riccardo Reim, (Roma 1953), scrittore e uomo di spettacolo, ha pubblicato numerosi libri di teatro, narrativa e saggistica, fra cui:
I grandi romanzi gotici (Newton Compton, VI ed. 2009), Il tango delle fate (Hacca 2008), Il cuore oscuro dell’Ottocento (Avagliano 2009), Parola di Eros(Castelvecchi 2010), Donna in breve (Castelvecchi 2012).