La dieta di Atkins fu sviluppata da un medico statunitense, Robert Atkins, partendo da una ricerca trovata sul Journal of the American Medical Association e sviluppandone i concetti base.
Egli stesso la usò per perdere peso. Essa consiste in un approcio nutrizionale e alimentare diverso dal solito. Invece che limitare il consumo di tutti gli alimenti, il metodo consiglia di eliminare solo i carboidrati. In compenso si possono mangiare grassi e proteine a volontà. A seguito dell’eliminazione dei carboidrati, che di solito sono incamerati con tre molecole d’acqua, la dieta permette di perdere in una sola settimana dai 2 ai 4 chili. La prima perdita di peso è legata quasi esclusivamente all’eliminazione dell’acqua. Nelle settimane successive il peso perso si attesta sui 1-2 kg.
La perdita di peso dopo la prima settimana è legata al processo della chetosi che comporta anche un alito con il sapore di acetone. L’intera dieta di Atkins si basa sul concetto che eliminata la fonte principale di energie, l’organismo comincerà a bruciare i grassi. Il processo di chetosi, a lungo andare, finisce col danneggiare i reni. Ecco perché durante la dieta è opportuno bere fino a due litri di acqua al giorno. La dieta non andrebbe seguita per più di tre mesi ed è in grado di far dimagrire fino a 20 chili.
Inutile dire che non andrebbe intrapresa senza aver consultato un medico.