Design al femminile: le #donne protagoniste nel mondo
#Architettura e design si popolano sempre più di personalità femminili, capaci di dare un contributo di #creatività e #innovazione sempre più consistente
Architettura, design e progettazione: se rivolgiamo il pensiero al passato, i grandi nomi che saltano alla mente nell’immaginario collettivo sono certamente quelli di maestri – al maschile. Brunelleschi, Bernini, Gaudì, Piano, Fuksas: sono solo alcuni degli uomini che hanno contribuito allo sviluppo di queste arti e discipline nel corso dei secoli. Arti e discipline dalle quali le donne erano formalmente escluse fino a un recente passato: per fortuna, perché ad oggi, alcune delle menti più vulcaniche del panorama internazionale sono proprio femminili. Donne forti, trasversali per ambiti e competenze, celeberrime come Gae Aulenti oppure più verticali nei propri ambiti di competenza, come Angela Dauber o Laura Fontanot, ma tutte animate dalla passione per quello straordinario connubio di scienza, tecnica e visione che è il design.
Partendo dal nome più conosciuto, parliamo di Gae Aulenti: una designer eclettica e geniale, una personalità eccentrica e fortemente umana, scomparsa nel 2012 per lasciare un grande vuoto sulla scena mondiale. Tra i suoi lavori di maggiore rilievo, la ristrutturazione del Musée d’Orsay a Parigi, il restyling dello Spazio Oberdan nel capoluogo meneghino e la progettazione dell’Istituto di Cultura Italiana a Tokyo. Recentemente, le è stata dedicata una piazza nella sua amata Milano, nel nuovo quartiere di Porta Nuova, cuore pulsante della ri-urbanizzazione cittadina.
E il quartiere Porta Nuova fa certamente da fil rouge alle personalità del design italiano contemporaneo: Laura Fontanot è il volto di un’azienda specializzata da diversi decenni nella produzione e commercializzazione di scale interne ed esterne. Dall’artigianalità degli inizi negli anni ’70 alla produzione industriale in serie di scale in kit, Fontanot è arrivata a un connubio di sartorialità e tecnologia nei più recenti progetti Contract, come le scale fornite per il Bosco Verticale, le Torri Isozaki e l’Unicredit Pavillion. Fontanot apre anche un nuovo spazio a Milano: né showroom né ufficio, My Place, un incrocio tra una casa privata, per l’atmosfera accogliente e la presenza di cucina e divanetti, e un laboratorio creativo, dove progettisti e designer possono incontrarsi per confrontarsi e ottenere preziosi consigli. Un modo tutto nuovo di concepire il design e lo sviluppo dell’idea creativa, fino alla concretizzazione del progetto.
Infine, doveroso ricordare Angela Deuber, l’architetto svizzero che è stato insignito dell’ultimo arcVision Prize – Women and Architecture, famoso Premio internazionale di Architettura femminile. La kermesse, giunta alla terza edizione, si è conclusa simbolicamente l’8 marzo 2015, con la premiazione di una delle più giovani designer in lizza. La motivazione? La capacità di mescolare in modo innovativo ricerca strutturale e uso di materiali nuovi.