Se sul vostro numero sono stati attivati dei servizi a pagamento non richiesti, potrete chiedere il rimborso alla vostra compagnia

Volete contestare l’attivazione di servizi telefonici non richiesti ma non sapete da dove iniziare? In questo articolo potrete trovare qualche consiglio utile. In questi casi il primo indizio che dovrebbe insospettirvi potrebbe riguardare le improvvise variazioni degli importi delle vostre bollette telefoniche. Se ad un tratto il costo della bolletta telefonica si allontana dai costi medi pagati nei mesi precedenti, vi conviene approfondire subito la questione e fare i dovuti controlli.

In questi casi risalire alla motivazione esatta che ha determinato l’aumento delle spese telefoniche potrebbe mettere in luce delle vere e proprie truffe. Tra le ragioni più diffuse potrebbero ad esempio rientrare l’attivazione di servizi telefonici non richiesti, oppure dei semplici errori da parte della compagnia telefonica. Bene, qualunque sia la motivazione, avrete tutti i motivi per richiedere il rimborso degli errori nella bolletta del telefono e quindi ottenere la somma di denaro non dovuta.

Contestare servizi telefonici non richiesti: ecco come fare?

La prima cosa da fare per individuare il motivo esatto che ha determinato l’aumento dei costi in bolletta è contattare il servizio di assistenza clienti della vostra compagnia telefonica. Fornendo all’operatore tutte le informazioni utile per risalire al vostro contratto telefonico, saprete con esattezza tutti i servizi attivi sul vostro numero, oltre alle specifiche condizioni previste dalla vostra tariffa telefonica.

Se quindi l’operatore vi indicherà dei servizi attivi sul vostro numero, che non ricordate di aver attivato, potrete chiedere subito la disattivazione del servizio. Tra i servizi che vengono attivati arbitrariamente e con maggiore frequenza rientrano ad esempio la segreteria telefonica oppure l’avviso “richiamami”, che segnala quando la linea è disponibile o nuovamente raggiungibile. In tutti questi casi l’operatore potrà provvedere alla disattivazione del servizio in tempo reale.

Ricordate che l’attivazione arbitraria e non autorizzata dei servizi telefonici a pagamento è considerata una pratica commerciale scorretta. Proprio per tutelare i diritti dei consumatori, il codice dei consumatori prevede per l’attivazione di servizi a pagamento l’indicazione del consenso da parte degli utenti e l’indicazione di tutte le condizioni, e quindi dei costi, previsti per questi specifici servizi.

Tra gli altri servizio spesso contestati rientrano la non corrispondenza tra i servizi promossi e quelli offerti concretamente. Anche in questo caso è possibile segnalare la propria denuncia all’Agcom, l’Autorità per le Garanzie nella Comunicazioni accedendo direttamente alla sezione del sito dedicata, dove oltre alle informazioni saranno allegati anche i documenti necessari.

Cosa succede se la richiesta viene ignorata?

Se nonostante le segnalazioni, gli importi delle bollette continuano ad essere ancora elevati, si potrà procedere con l’invio di una comunicazione scritta tramite raccomandata postale A/R. In questo caso si avrà la certezza dell’avvenuta consegna della segnalazione alla compagnia telefonica. Fatto questo bisognerà attendere che l’operatore prenda in esame la richiesta e faccia i dovuti controlli. Le tempistiche si aggirano mediamente sui 60 giorni. Se al termine del periodo previsto non riceverete alcuna risposta potrete quindi procedere per altre vie.

Un’altra soluzione che potrete utilizzare in questa specifica situazione è rivolgervi alle autorità competenti oppure alle associazioni a tutela dei consumatori in grado di offrire un assistenza legale per queste particolari circostanze. La procedura adottata dalla maggior parte della associazioni prevede il ricorso ad una conciliazione con la compagnia telefonica, in modo da trovare subito un accordo tra le parti e risolvere in breve tempo la questione. Se anche in questo modo non otterrete alcun risultato, dovrete allora ricorrere alle maniere forti e quindi per vie legali.