Lo chiamano il re del cashmere e quest’anno ha deciso di concedere ai propri dipendenti una super tredicesima ridistribuendo gli utili dei primi 9 mesi dell’anno (circa 5 milioni di euro)
Si chiama Brunello Cucinelli e fino ad ora era un misconosciuto imprenditore del lusso. Oggi scopriamo che l’Italia non è fatta solo di piccoli mascalzoni, furbetti del quartierino pronti a evadere il fisco, a scovare il cavillo per sfuggire alla giustizia e che costruiscono le proprie fortune ottenendo favori e per via di conoscenze.
In Italia, grazie a dio, c’è spazio anche per uomini come Brunello Cucinelli: un capitano d’industria colto e intelligente che nutre lo spirito di filosofia e bellezza, tanto da meritarsi una laurea honoris causa in Filosofia ed Etica delle relazioni umane.
E non finisce qui, perché Cucinelli è anche un magnate generoso. Grazie a lui si sta ristrutturando l’arco etrusco di Perugia e alcuni borghi medievali. Anziché produrre più cemento ha deciso di investire i propri utili in bellezza.
Appassionato di yota e nuoto, oltre che amante dei cibi sani, ha costruito la sua industria un passo alla volta. L’idea giusta è arrivata quando ha deciso di promuovere i propri capi colorandoli con vivacità. Spronato dalla moglie Francesca ha raggiunto solo quest’anno una delle mete più agognate: collocare in borsa la propria azienda.
L’indotto della Brunello Cucinelli SPA riesce a dare impiego a 3000 lavoratori. Solo alcuni di questi si vedranno aumentare la tredicesima di circa 6000 euro quest’anno. La vera generosità è quella che arriva inaspettata e a cui è difficile dare una reale spiegazione. Perché in tempi di crisi e di austerity un imprenditore regala gli utili guadagnati dalla propria azienda ai propri dipendenti? Chi lo sa. Forse per far girare l’economia, come diceva un vecchio spot ministeriale. Forse perché pensa che li meritino e che in Italia non vi siano solo lavoratori ultra-sindacalizzati che non vogliono fare nulla durante le ore lavorative.
Forse per un po’ di rispetto nei confronti dei propri collaboratori, senza i quali nessun utile sarebbe stato possibile o forse per bilanciare la bilancia del Karma che tanto dà e tanto toglie. Chissa cosa passi nella testa di un uomo come Brunello Cucinelli.
Ciò che passa nella nostra è che ci vorrebbero più imprenditori come lui.