I bambini al museo sono sempre benvenuti, questo è importante dirlo. È importante constatare che le strutture museali in Italia hanno spesso dei programmi didattici appositi al loro interno e che, a fronte della grande massa di edifici che raccolgono i vari reperti del Bel Paese, non corrisponde né un investimento adeguato, né, purtroppo un numero di visitatori sufficiente per tenerli aperti.
Eppure i musei si sono spesso dotati di strumenti che permettano anche ai più piccoli di entrarvi senza annoiarsi. E non stiamo parlando di stratagemmi come quelli messi in campo nel film “Una notte al museo”, ma di laboratori anche scientifici che usano linguaggi adatti ai più piccoli. L’esperienzialità applicata nei luoghi dei documenti e dei reperti hanno fatto sì che i bambini al museo ci tornino. Con la scuola.
Ebbene sì. Le mamme che hanno un po’ di tempo da dedicare ai bambini raramente li portano in un museo a vedere le orgini storiche del proprio territorio, le specie animali, i grandi capolavori dell’arte e della tradizione italiani. E dire che spesso i prezzi per entrare al museo sono ben più bassi di quelli per un cinema.
Alcune iniziative per avvicinare le mamme ai musei insieme ai bambini sono state attuate, come quella promossa a Roma da Immaginarium, la catena di negozi spagnoli di prodotti per la prima infanzia, che assieme a Baby planner, ha studiato un modo per portare le mamme in gravidanza e quelle con passeggino a seguito a vedere le mostre e i musei che più interessano loro. Formano un piccolo gruppo di donne che possono recarsi tutte insieme ad ammirare la rassegna dedicata a Roma a Audrey Hepburn.
E se questa iniziativa è volta a sostenere le mamme e la loro cronica mancanza di tempo, che dire però di quella di Pesaro che, allestendeno un laboratorio sui pirati, punta a portare i bambini a visitare il museo della Marineria presso Villa Molaroni? Sono molte le strutture che tentano i bambini con attività secondarie come questa, per poi farli spaziare nel museo che le accoglie.
A Cuneo si sono inventati un laboratorio per creare un cartone animato allo scopo di promuovere i musei civici della città.
E voi, li portate i figli al museo? Fatelo, soprattutto se stanno entrando nella fase dei perché… stimolateli e fategli capire che la cultura non è per forza noia.