Il governo ha fatto sapere ieri che ha eliminato la tassa sul cinema, che prevedeva un sovrapprezzo del biglietto di 1 euro, e che finanzierà il FUS con l’aumento delle accise sulla Benzina.
La dichiarazione
Per finanziare il fondo unico per lo spettacolo ieri il sottosegretario Gianni Letta ha dichiarato che gli italiani saranno ben felici di pagare un’accisa di 1/2 centesimi sulla benzina.
Non so da cosa gli derivi questa consapevolezza, dal momento che l’alto prezzo del carburante, già alle stelle, è per il 65% dovuto alle imposte. Senza contare che sulla benzina si paga l’IVA sulle accise, come dire tasse sulle tasse. Gli italiani non hanno mai dimostrato di amare l’innalzamento delle imposte, soprattutto quando colpisce categorie di persone già strangolate da debiti, disoccupazione e bassi stipendi.
La cultura in Italia
Ma le tasse si devono comunque pagare, direte voi. E la cultura è fondamentale per il nostro Paese, tant’è vero che è prevista una conferenza stampa oggi a Padova al teatro delle Maddalene (Via Giovanni di Verdara, 40) in vista della manifestazione del 27 marzo nelle piazze padovane per dire no ai tagli. Il problema è sentito da tutti. L’industria culturale appoggia e fa incrementare quella del turismo, che in molte regioni, fra cui il Veneto, è al primo posto.
Tuttavia il modo in cui si è deciso di finanziarla lascia senza parole. I ricavi raccolti dall’aumento delle accise sono infatti inferiori ai soldi che si sarebbero risparmiati accorpando le elezioni amministrative e i referendum in unico turno elettorale. Con le accise si raccoglierebbero c.a 270 milioni di euro. Accorpando le giornate elettorali se ne sarebbero risparmiati 330 milioni per l’election day.
Almeno ora gli istituti lirici veneti e i lavoratori collocati nella cultura di questa regione possono stare un po’ più tranquilli visto che hanno collocato al Ministero Gianfranco Galan. Staremo a vedere.
Che ne pensate? Sembra proprio che il governo navighi a vista per non perdere punti nei sondaggi e con gli elettori. Che ne dite? Ma adesso il sistema culturale italiano si calmerà?
Scritto da M.F.