Annastaccatolisa, primi risultati del progetto di ricerca

sul carcinoma mammario triplo negativo

Sabato 16 marzo 2013, il giorno del compleanno di Anna Lisa Russo, l’associazione Annastaccatolisa, in collaborazione con Grotta Giusti Resort, ha organizzato un pomeriggio dedicato ad Anna Lisa che è stata ricordata attraverso le parole di alcune persone a lei più care. La giornata è stata anche l’occasione per informare su alcuni passi in avanti della ricerca scientifica in ambito oncologico e nello specifico settore del tumore alla mammella.

All’evento ha partecipato Cristina Raimondi, la ricercatrice romana vincitrice della prima borsa di studio di Annastaccatolisa, consegnata il 6 ottobre scorso. La ricerca scientifica continua a trovarsi in difficoltà per la mancanza di fondi ed occasioni come questa in cui un’associazione di volontariato si mette al servizio della scienza per contribuire al suo sviluppo è un’opportunità da non sottovalutare.

A fine del mio dottorato è nata l’idea di lavorare sul carcinoma mammario triplo negativo nel laboratorio di ricerca diretto dalla dott.ssa Paola Gazzaniga- spiega Cristina Raimondi- Spesso si pensa che fare ricerca sia una cosa astratta, in realtà a volte accade che attraverso lo studio si arrivi a trovare terapie efficaci anche contro quelle malattie più aggressive.” Il carcinoma mammario triplo negativo è un tumore difficile, la stessa sua denominazione evidenzia la mancanza di ricettività sia a terapie ormonali, che farmacologiche a causa della sua eterogeneità molecolare.

“Il progetto di ricerca sulle cellule tumorali circolati nasce con l’obiettivo di trovare una metodica alternativa capace di individuare le singole cellule disseminate nel sangue periferico prima della comparsa di metastasi clinicamente evidenti. Questo metodo consente di disegnare il profilo molecolare delle cellule tumorali circolanti, studiandone i geni espressi dalle stesse cellule. Un primo passo per arrivare alla personalizzazione delle terapie e ad individuare nuovi farmaci efficaci.

” La metodologia è stata applicata a tre pazienti volontarie, affette da carcinoma mammario triplo negativo, in un caso è stato individuato un profilo di elevata aggressività e resistenza alle terapie standard e la presenza di un enzima che potrebbe rappresentare un bersaglio per nuove strategie terapeutiche. La speranza di Annastaccatolisa e di coloro che come questa associazione credono nella ricerca è che si arrivi un giorno a scoprire una cura efficace anche per questo tipo di carcinoma molto aggressivo.

Elena Cinelli

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