Dott. Fabio Rinaldi (International Hair Research Foundation):
“Attenzione soprattutto a candida, condilomi e herpes simplex”
Estate, stagione dell’amore, non solo per i giovani, ma anche per gli over 65 per i quali il sesso non è più un tabù. Anzi, con l’allungamento della vita e il ricorso ad “aiutini” farmacologici la vita sessuale dei non più giovani è sempre più attiva. Attenzione, però, le malattie dermatologiche trasmissibili con i rapporti sessuali sono in agguato e non risparmiano nemmeno gli over 65. Esperienza e maggior coscienza non sempre possono fare la differenza.
È il dermatologo Dott. Fabio Rinaldi, presidente dell’IHRF – International Hair Research Foundation e docente alla Sorbona di Parigi, a lanciare l’allarme: “Attenzione soprattutto a candida e condilomi. Per malattie come la candida vaginale l’incidenza aumenta con l’avanzare dell’età e, soprattutto, se ci sono concomitanze di patologie come il diabete o di altre malattie che richiedono l’assunzione di determinati farmaci quali i cortisoni o altri antinfiammatori particolari. In questo caso aumenta la sensibilità e quindi la possibilità di contrazione di questo fungo”.
Quindi anche se gli adulti possono essere più attenti dei ragazzi e evitare le situazioni di rischio, non sempre possono arginare i problemi di salute che rendono il fisico più debole e, dunque, più esposto. “I dati parlano chiaro: rispetto a una decina di anni fa l’incidenza di patologie quali candida, condilomi o herpes simplex negli over 65 è aumentata del 35%” avverte il Dott. Rinaldi.
Le cause? Più evidenti di quel che si pensa. “Sicuramente l’innalzamento della speranza di vita e l’aumento dell’attività sessuale. Ormai i rapporti sessuali sono frequenti anche tra persone over 70 o over 80, sia perché fanno ricorso al viagra sia perché, nonostante gli acciacchi, stanno fisicamente meglio che in passato e quindi riescono a continuare ad avere una vita sessuale attiva”, spiega lo specialista.
Il consiglio del dermatologo? Essere più consapevoli e informati. “Se uno ha il diabete o prende cortisoni o antinfiammatori o certi farmaci per i dolori articolari, è bene che sappia che il rischio di contrarre le suddette patologie può aumentare e che queste si sviluppano ancora più velocemente perché la mucosa diventa più sensibile e irritabile”, avverte l’esperto.
In chiusura, un consiglio valido per tutti, anche per i giovani. “Non trascurare l’igiene intima e proteggersi con un accurato lavaggio immediatamente dopo il rapporto, con acqua o con un qualsiasi detergente intimo. Inoltre appena compare qualche macchiolina o qualche sintomo di anomalia, è bene sottoporsi alla visita dell’esperto”, conclude il Dott. Rinaldi.
Del resto non ci sono più dubbi sul fatto che anche i meno giovani si abbandonino ai piaceri del sesso. Secondo un’indagine del Censis sulla sessualità in terza età nel terzo millennio 7 persone su 10 fra i 61 e i 70 anni, e 4 su 10 fra i 71 e gli 80dichiarano di avere rapporti regolarmente. Quasi a confermare lo stereotipo del macho italico, inoltre l’istituto di ricerca italiano ha certificato anche che 7 over 70 su dieci si dichiarano molto appagati a livello sessuale, così come l’82,8% degli over 60.
Gli anziani, insomma, l’amore lo fanno non spesso, ma spessissimo, anzi, in proporzione, lo fanno più di tutti: il 39% dei 70enni fa l’amore almeno una volta al mese contro il 32% dei 60enni, il 28% dei 50enni, il 16% dei 40enni, il 14% dei 30enni e il 17% degli under 30. Se invece il 20% dei 50enni ha due-tre rapporti alla settimana contro il 21% dei 40enni, a simili prestazioni erotiche arriva anche il 6% dei sessantenni e il 5,7 dei settantenni. Poi, ci sono quelli che raggiungono il top degli appuntamenti amorosi (quattro o più volte alla settimana): sono il 4,2% degli over 60, una cifra che tutto sommato non sfigura di fronte al 7,8% degli under 30 e al 6,2% degli over 40. Si difendono bene, i rappresentanti della terza età, anche di fronte alle defaillance sessuali: gli uomini sofferenti di eiaculazione precoce sono tra il 33% e il 56% nelle fasce di età degli ultrasessantenni e tra il 50% e il 72% nella fascia i 18 e 50 anni, con una media generale del 56,9%.
D’altra parte non stupisce più che gli ormai ex anziani abbiano riscoperto i piaceri del sesso e conservino la capacità di trarre piacere dall’eros. Inoltre il sesso ‘in terza età’ non è più appannaggio solo dell’universo maschile. Vi sono ricerche di sessuologi e geriatri che evidenziano come le donne che vivono la loro vita sessuale in modo soddisfacente invecchiano meglio delle altre. Secondo una ricerca pubblicata sul Journal of the American Geriatric Society tra le donne dai 60 ai 69 anni che hanno una vita di coppia il 67% si ritiene “da moderatamente a molto soddisfatta della propria vita sessuale”; tra i settanta e i settantanove anni il dato scende di poco, al 60%, e addirittura risale al 61% tra le donne che vanno dagli 80 agli 89 anni.
Significativo anche uno studio sulla sessualità femminile delle signore di una certa età, condotto dalla sessuologa tedesca Ulrike Brandenburg su un campione abbastanza rappresentativo di donne tra i 75 e i 79 anni: la metà delle intervistate, infatti, ha ammesso di avere ancora intense fantasie erotiche e di non aver rinunciato affatto a vivere liberamente e con coscienza la loro femminilità.