I nostri fanghi termali al microscopio

Tra le attività terapeutiche legate alle acque termali (balneoterapia, inalazioni, irrigazioni, ecc.) la fangoterapia riveste fondamentale importanza. Il “fango maturo” è l’elemento finale di un processo caratterizzato da molteplici fattori, ognuno indispensabile per arrivare alla terapeuticità del composto ed al suo utilizzo nella pratica medica.

Elementi indispensabili sono:

  • la componente liquida costituita da un’acqua minerale con particolari caratteristiche di temperatura e composizione chimica;
  • la componente minerale o tellurica, caratterizzata da una specifica composizione chimica e granulometria dell’argilla impiegata: la componente minerale o tellurica del fango termale è di tipo naturale, cioè argilla azzurra naturale.
    L’argilla azzurra impiegata nella fangoterapia è un silicato d’alluminio idrato, salificato con cationi mono- o bivalenti (Me).
  • le caratteristiche biologiche dell’ecosistema entro cui avviene il processo di maturazione;
  • il processo di maturazione.

Alla composizione chimica dell’argilla concorrono in misura percentuale i seguenti elementi chimici:

  • 10% Magnesio – Mg
  • 15% Alluminio – Al
  • 45% Silicio – Si
  • 0,2% Zolfo – S
  • 0,3% Potassio – K
  • 22% Calcio – Ca
  • 0,3% Ferro – Fe

La tessitura presenta la seguente composizione:

  • 6% Sabbia
  • 4% Argilla
  • 0% Limo

La cui analisi granulometrica presenta le seguenti proporzioni percentuali:

  • 40% Granuli a diametro inferiore a 20 micron c.a.
  • 40% Granuli a diametro da 20 a 50 micron c.a.
  • 10% Granuli a diametro da 50 a 100 micron c.a.
  • 10% Granuli a diametro maggiore di 100 micron c.a.

Il prelievo dell’argilla naturale avviene nell’ambito del B.I.O.C.E. in località Arquà Petrarca, presso il lago Costa d’Arquà.
Il prelievo è regolamentato dalla Legge Regionale 40/89 e dal Piano di Utilizzazione della Risorsa Termale (P.U.R.T.).

Fondamentale è il processo di “maturazione” dell’argilla a contatto con l’acqua termale: l’iter consiste nel mantenere il composto argilloso a contatto con l’acqua termale in apposite vasche per un periodo non inferiore ai 60 giorni che permette il formarsi di una progressiva colonizzazione dell’argilla da parte di batteri e protozoi ma, soprattutto, microalghe (Diatomee e Cianoficee) presenti nell’ecosistema che caratterizza il Bacino Termale Euganeo.
Il processo di maturazione consiste quindi in una prima fase di trattamento dell’argilla ed in una seconda fase nella quale il materiale assume le caratteristiche che lo rendono maturo e terapeuticamente attivo.
Le modificazioni connesse al processo di maturazione sono fenomeni strettamente specifici per ogni singolo fango termale, non ripetibili al di fuori di un determinato schema reattivo che si fonda su tre macro parametri: l’acqua, il fango vergine, l’ecosistema; essi condizionano tutti i parametri biologici e chimici del sistema (sviluppo di alghe e microrganismi, presenza di elementi chimici in tracce).
La composizione finale di un fango terapeutico va infatti considerata alla luce delle attuali conoscenze, in special modo alla luce del rinnovato concetto farmacologico che vede la cute come un sistema atto a permettere un assorbimento lento e controllato di farmaci come un insieme molecolare estremamente complesso e ad altissima potenzialità terapeutica.
Un fango maturo è, infatti, un sistema in equilibrio dinamico cui concorrono i componenti del fango vergine, le componenti dell’acqua nonché le infinite specie molecolari derivanti da metabolismo e catabolismo delle specie biologiche per le quali le vasche di maturazione dell’AbanoRitz costituiscono l’habitat.
Il fango maturo si organizza in sistemi micellari paragonabili nel loro insieme ai liposomi, che svolgono una funzione determinante nell’assorbimento cutaneo, riflettendosi sull’attività terapeutica.

 

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