Il lavoro femminile secondo Emma Bonino

In un recente articolo pubblicato dal nostro magazine Cartaceo, Virtuose, Emma Bonino commenta i risultati di una recente ricerca di Italia Lavoro riguardante il lavoro femminile.

"Emma bonino lavoro femminile"La ricerca, presentata nel corso di un evento promosso da Pari o Dispare il 26 Gennaio, fornisce una fotografia molto articolata sul tema dell’occupazione femminile.

I dati sul lavoro femminile in parte confermano ciò che tutti noi sapevamo: esiste un divario tra nord e sud che si concretizza con una serie di carenze presenti nel meridione come l’inadeguatezza dei servizi di assistenza sia per costo che per qualità.

Emma Bonino nell’articolo di Virtuose “Quante sono le donne che non aspirano ad un lavoro” mette l’accento su un elemento piuttosto scottante sia dal punto di vista economico che culturale: l’esistenza di un gran numero di donne in Italia che si dichiara non disponibile a lavorare. Circa il 46% delle donne del sud Italia non desidera lavorare. Questa auto preclusione al lavoro determina una corrispettiva mancanza di indipendenza.

Fino ad ora ce la siamo solo raccontata? I grandi movimenti femminili rinati l’anno scorso come “Se non ora quando” hanno in realtà espresso una convinzione ottimistica? È ancora veritiero il dato secondo cui introducendo più donne nel mondo del lavoro si aumenterebbe il PIL? Ma allora perché le donne non hanno fra le loro aspirazioni il posto di lavoro e un’occupazione?

Anche Emma Bonino si pone questo interessante interrogativo e rincalza la questione sottoponendo anche un altro numero percentuale, quello delle donne che, in tutta Italia, dichiarano di non voler lavorare per motivi familiari, ma non di natura assistenziale, cioè per seguire i figli o badare a degli anziani. Ben l’82,2% delle italiane ha dichiarato questo e ciò lascia perplessi.

Insomma le donne non vogliono lavorare? Probabilmente, conclude Emma Bonino, bisognerebbe iniziare ad educare le bambine perché si chiedano cosa vogliono da loro stesse ed aiutarle ad ottenerlo anziché spingerle a ottemperare gli obblighi che la società impone loro.

Cosa ne pensate? Ditelo a Ilsitodelledonne.it

One Comment

  1. Ursula

    Secondo me, il problema non sta solo nel fatto che le donne citate non vogliano lavorare. Il problema è volersi realizzare al di fuori di quello che la società impone loro. Io rinuncerei volentieri al lavoro, ma non perchè “sono una donna e non devo lavorare” o “sono donna e devo curare marito/figli/genitori” o “sono una donna e non sono capace”. Ma perchè io come individuo trovo che spesso il lavoro in questa società sia una schiavitù che ti impedisce di vivere e di realizzarti per quello che sei veramente. Poi ci sono casi e casi, ovvio.
    Quindi secondo me sarebbe da indagare sul perchè non vogliono lavorare e non vedere questo atteggiamento come per forza negativo.

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