Sono stati consegnati la settimana scorsa a Roma i premi Wangari Maathai alle donne che meglio si sono distinte nella protezione dell’ambiente e per portare la pace.
Il premio, dedicato all’ambientalista premio Nobel per la pace Wangari Maathai, è stato distinto in quattro categorie: terra, aria, fuoco e acqua sono stati consegnati per motivi diversi ad altrettante donne:
Il premio acqua è andato a Consiglia Salvo, attivista napoletana schierata nella difesa dei diritti per l’acqua e membro della Rete di Lilliput e referente campano del movimento per l’acqua come bene pubblico. Ha dedicato il premio alle mamme coraggio del napoletano, delle vere donne che per l’ambiente sono riuscite a trovare il tempo.
Il premio Terra è andato a Isabella Tomassi, per il suo impegno civile nella ricostituzione di un piccolo borgo vicino all’Aquila, Pescomaggiore, distrutto dal terremoto. In particolare Isabella si è distina per la sua determinazione nella costruzione di un villaggio ecosostenibile autocostruito (EVA). Isabella ha dedicato il premio alle vittime del terremoto.
Il premio Aria è andato a Sara Turetta, attivista animalista milanese impegnata per anni nel recupero dei cani randagi e per sanare la drammatica situazione ha fondato l’associazione “Save the dogs and other Animals”. Ha dedicato il premio alle tante donne animaliste e per l’ambiente d’Italia.
Il premio Fuoco è stato consegnato a Simona Ricotti impegnata nella lotta contro la riconversione di una centrale elettrica di Civitavecchia a carbone diventando fondatrice del comitato No Coke.
Il riconoscimento è stato creato dalla Commissione delle Elette del Comune di Roma e dall’associazione A Sud. A consegnare il premio la consigliera comunale Monica Cirinnà. Si tratta di un riconoscimento che valorizza tanti sforzi condotti dalle donne per l’ambiente sapendo che esso rappresenta il futuro e che rappresenta la casa di tutti i cittadini.