La notte degli oscar si è appena conclusa ma resta una polemica: la giuria non rispecchia il pubblico ed è quasi tutta maschile.
Meryl Streep conquista la sua terza statuetta grazie alla sua interpretazione di Margaret Tucher e si avvia a uguagliare la Hepburne per numero di statuette vinte in carriera, e solo l’anno scorso vinceva come miglior film e miglior regia un film diretto da una donna, tuttavia le polemiche esplose dopo la pubblicazione da parte del Los Angeles Times dei membri della giuria degli oscar non accennano a smorzarsi.
Pare infatti che il mondo del cinema americano sia fortemente dominato dai maschi. Non ci aspettavamo niente di meno. D’altronde bastava vedere i modelli di donne proposti dal mondo di celluloide per rendersene conto. Quasi tutti bianchi e per la maggior parte legati ad un vecchio modo di fare cinema. Ecco le caratteristiche dei membri dell’accademy:
- il 94% dell’Academy è bianca
- il 77% dell’Academy è formata da uomini
- il 19% dell’Academy è composta da precedenti nominati
- il 14% dell’Academy è formata da precedenti vincitori
- il 54% dell’Academy ha un’età superiore ai 60 anni
- il 2% dell’Academy ha un’età inferiore ai 40 anni
- il 20% dell’Academy fa parte del settore degli Attori
- l’ 8% dell’Academy fa parte della branca dei Produttori
E tuttavia l’industria cinematografica statunitense macina successi spesso riproponendo sempre gli stessi stereotipi.
Belle notizie positive giunteci dalla notte degli oscar sono;
- la vittoria della statuetta come miglior film straniero da parte del film iraniano “Una separazione”
- la vittoria di Meryl Streep, strepitosa nell’interpretazione della Toucher
- la vittoria di Ferretti e Loschiavo per la scenografia di Hugo Cabret
Dispiace invece per la figuraccia fatta dalla giuria dell’Accademy.