Lavoro in gravidanza a rischio se passa la flessibilità in uscita allo stato attuale delle cose? Forse sì, ecco perché.
Gli Stati Uniti d’America sono un Paese moderno e molto avanzato. Sono stati fra i primi ad introdurre pratiche di lavoro flessibile sia in entrata che in uscita. Sono un Paese dove esiste la libertà di licenziare per qualsiasi azienda.
Stime recenti hanno dimostrato che in Italia l’applicazione dell’articolo 18 che regola la libertà di licenziamento interessa solo il 3% delle aziende italiane ma la anche la stragrande maggioranza dei lavoratori.
Personalmente non sono totalmente contrario alla sua eliminazione a patto che prima si crei una rete di protezione per tutti quei lavoratori che ne vengano interessati. Ed ecco perché.
In America, case history da studiare in questo senso, stanno approvando in questi ultimi anni dei materassi che regolino tutti quei casi dove licenziare una donna perché incinta è diventata la regola.
Esatto. In America il licenziamento in bianco non esiste, ma ciò non significa che non sussista il problema di donne licenziate perché incinte. Anzi. Si sa che quando nasce una legge per obbligare le aziende a fare una cosa, significa che le problematiche che si vogliono sanare sono già ampiamente conclamate.
L’Italia che soffre per la mancanza di occupazione femminile rischia, attuando ora l’eliminazione dell’aticolo 18, di privare le donne di un altro diritto fondamentale. Licenziare senza giusta causa e senza che vi sia un salvagente per chi viene licenziato rappresenta un rischio altissimo per tutte le donne occupate e in attesa di occupazione.
Cosa ne pensate?
Datemi la vostra opinione.