Sarà Valeria Solarino a dare il volto a Ana Maria de Jesus Ribeiro de Silva, ossia Anita Garibaldi, l’eroina sudamericana sbarcata in Italia a fianco del marito Giuseppe per combattere nel risorgimento italiano e nella lotta per l’unificazione della Nazione festeggiata solo pochi mesi fa.
Ci aspetta un melodramma melenso e sdolcinato? In parte sì, perché a dare il volto al buon Garibaldi è Giorgio Pasotti, bello di turno del panorama televisivo italiano.
Tuttavia la fiction mostra di voler intraprendere un cammino difficile: abbracciare il simbolo di Anita quale donna moderna, capace di schierarsi da parte dei diritti femminili nella difficile lotta contro il patriarcato e il maschilismo.
A noi piace che gli autori abbiano scelto di raccontare la storia di Garibaldi dal punto di vista della piccola ragazza tenace e combattiva in grado di gabbare con la sua astuzia e il suo coraggio le forze governative brasiliane durante gli scontri per l’indipendenza di quel Paese cui prese parte assieme al marito Garibaldi e con in braccio il figlioletto.
Piace anche che sia scelto di dare un certo peso al serial facendo intervenire nel ruolo di protagonista una giovane promessa del cinema e del teatro italiano, Valeria Solarino. L’attrice venezuelana di nascita ma italianissima per radici ha, secondo noi, il volto adatto. Bella e aitante come lo era nella realtà anche Anita.
Non ci resta che metterci stasera e domani davanti allo schermo televisivo, sintonizzarci sul canale di RAI UNO, e vedere se gli autori, Massimo De Rita, Mario Falcone ed Amedeo Minghi, sapranno rappresentare degnamente questo personaggio storico caro alla Patria. Di sicuro la bella Valeria Solarino dovrà scontrarsi con altre grandi interpreti che negli anni si sono cimentate con il ruolo dell’eroina brasiliana: quanti però si ricordano l’Anna Magnani di “Camicie rosse” film ormai del 1952?
Ilsitodelledonne si è speso per la celebrazione delle donne che nel Risorgimento contribuirono all’unificazione. Abbiamo speso tempo per condividere con le nostre lettrici storie di donne come Anita Garibaldi, nella speranza che qualcosa cambiasse anche oggi nella cultura italiana e nel modo di percepire il ruolo delle donne nella società. Sappiamo oggi che alle spalle abbiamo l’esempio di grandi figure storiche che possono dare slancio ed entusiasmo alle battaglie molto più pacifiche (ma non per questo meno cruenti) che tutti i giorni si conducono sul piano delle pari opportunità. Parafrasando Massimo D’Azzeglio potremmo dire: abbiamo fatto gli italiani ora è tempo di fare le italiane, nel senso di comportarsi da tali.