Riforma del catasto: cosa cambierà?

"riforma catasto"Ancora non si sa molto in merito, tranne le possibili implicazioni della riforma del catasto prospettata dal ministro Monti. La riforma infatti, così come la intende il super-premier, andrebbe a riequilibrare il valore di mercato degli immobili alle rendite catastali. Il divario medio fra i due valori oggi è di circa 3,73 rispetto alla base imponibile dell’IMU.

Cosa significa tutto ciò? Significa che, se ora la tassazione si applica ad un ipotetico valore calcolato sulla base di un vecchio catasto modificato negli anni, fino al 2007, dopo la riforma si potrebbe pagare la tassa sulla casa sul valore effettivo dell’immobile o comunque tenendo conto anche del suo valore patrimoniale, cioè quanto vale per il nostro portafoglio il suo possesso o la sua locazione.

Ora, il governo afferma che la riforma sarebbe a costo zero e che i contribuenti potrebbero vedere invece una diminuzione delle aliquote. Se ciò fosse vero significherebbe che le attuali abitazioni verrebbero rivalutate al ribasso, in virtù anche del cambiamento delle valutazioni non più su anzianità dell’abitazione, ma su posizione della stessa. E soprattutto in virtù della considerazione della metratura, non più come i vani presenti adesso.

Le questioni che nascono sono diverse:

  1. Diminuisce la tassa: ciò significa che si svaluta il valore dell’immobile e di conseguenza il mio patrimonio. Se sono costretto a vendere la casa ci rimetterò di sicuro. Soprattutto se ho fatto un mutuo.
  2. Sale il valore dell’immobile e quindi pago più tasse perché ho più reddito e più patrimonio.

Un altro problema è quello relativo agli affitti. Al momento un affitto medio è superiore di 6,26 volte, circa, il valore della rendita catastale. Cosa succederebbe dopo la riforma? Si alzeranno o si abbasseranno? Si alzeranno solo in alcune zone? Per esempio il centro città?

Si prevede al momento anche una modifica delle classi. Oggi si prevede una diversificazione tra casa popolare, casa signorile, casa ultrapopolare, castello ecc. Una probabile riforma del catasto potrebbe iniziare a tener conto del valore energetico dell’immobile. Ciò significa che abitazioni costruite negli anni precedenti, quasi tutte in classe E potrebbero venire svalutate. Di fatto già lo sono.

Voi cosa ne pensate: la riforma sul catasto si abbatterà sui cittadini o la modernità farà risparmiare i contribuenti e i cittadini?

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