Le modifiche in questi istanti al vaglio del parlamento sono tutte indirizzate a rendere più mite il salasso lacrime e sangue presentato la settimana scorsa dal governo Monti che passa ancora sotto il nome di manovra “Salva Italia”. Con questa si intendono risparmiare almeno 33,4 miliardi di euro. E siccome all’italiano tocca la solita coperta corta in queste ore è tutto un tirare di qua e di là per non restare scoperti.
Due i nodi cruciali che le parti politiche di destra e sinistra mettono sul piatto:
- Mitigare l’IMU, la nuova imposta sulla prima casa, e la sua incidenza sui bilanci familiari;
- Mitigare anche l’impatto della riforma pensionistica che metterebbe a rischio, secondo alcuni, le pensioni dei lavoratori della classe 1952.
Per fare tutto questo il ministro Fornero ha lanciato una bomba in parlamento: prelievo del 25% dalle pensioni superiori ai 200 mila eruo l’anno. Questo garantirebbe una copertura per le pensioni fino a 1.400 euro al mese.
E consentirebbe anche di attenuare l’entrata in vigore della pensante riforma pensionistica. Il ministro ha fatto anche sapere che i nati del 1952 che hanno cominciato a lavorare molto presto sono già in pensione. Per tutti gli altri si pensa, quindi, non di un balzo di 4 o 6 anni in più di lavoro, ma di qualcosa di più graduale.
Per alleggerire l’IMU, invece, pare sarà necessario proprio abolire le province nel 2013 e inserire un bollo sul deposito titoli con l’abolizione del tetto di 1200 euro.
Vi terremo sicuramente aggiornate sul progredire della manovra.