Pari opportunità: 2 euro per dieci leggi, l’iniziativa

2 euro 10 leggiUn’iniziativa nata su twitter e ancora riguardante le pari opportunità delle donne: pagare 2 euro per acquistare una pagina sul giornale di Via Solferino e promuovere l’iniziativa di creare 10 leggi per le donne.

Costo per una pagina sul Corriere 12.500 euro. Visionate il sito per capire come donare i vostri 2 euro.

Le leggi che si vogliono vedere approvate, poi, prendono spunto dallo studio effettuato dal Choisir, un’associazione francese che ha raccolto le 14 leggi a favore delle donne migliori d’Europa. Da questa base si è lavorato per creare le proposte di iniziativa popolare. Le promotrici dell’iniziativa hanno dichiarato: “Si tratta di idee discusse e proposte in un’ottica di genere, ma nella convinzione che questi cambiamenti possano far progredire l’intera società composta da uomini e donne”.

 

Ed ecco alcune delle leggi proposte:

  • Una legge sulla maternità che la riconosca come diritto anche alle lavoratrici precarie;
  • Misure anti-violenza simili a quelle della Spagna;
  • Leggi sul diritto di paternità, per far vivere questo valore anche ai padri e bilanciare il rapporto in casa;
  • Asili nido diffusi sul territorio e magari presenti vicino alle aziende per agevolare l’inserimento nell’attività produttiva delle donne.

Sul blog dell’iniziativa sarà possibile discutere dei problemi e parlare dell’attuazione delle leggi. Potete farlo anche qui, naturalmente.

TUTTE LE DIECI LEGGI PROPOSTE
1. Legge per il congedo obbligatorio condiviso. Introduzione del concetto di paternità obbligatoria.

2. Legge per la maternità universale. Sussidio di maternità obbligatorio per qualsiasi donna che decida di diventare madre, indipendentemente dal suo stato civile o professionale.

3. Legge per la realizzazione di una reale democrazia paritaria. Una legge elettorale che, come quella campana, preveda la doppia preferenza di genere e una presenza al 50 per cento nelle liste.

4. Legge contro le dimissioni in bianco e incentivazione di coloro che permettono l’entrata nel mondo del lavoro di una donna con l’obiettivo di parificare i salari uomo/donna.

5. Educazione sessuale e di identità di genere alla danese che inizi fin dalla scuola primaria. Istituzione di una Commissione di vigilanza per tutelare l’immagine femminile sui media.

6. Legge contro la violenza sessuale sul modello spagnolo. Si parte dall’educazione fino alla tutela dei e nei centri di accoglienza delle vittime, all’assistenza legale, alla punizione e recupero di chi opera violenza.

7. Finanziamento di asili nido diffusi sul territorio, magari anche piccoli, e tempo pieno di qualità nelle scuole: no a “parcheggi istituzionali” dei figli delle mamme lavoratrici.

8. Revisione delle pensioni di reversibilità e sussidi per tutti i nuclei familiari con figli o anziani a carico.

9. Una legge sul futuro. Provvedimenti per dare maggiore autonomia, anche economica ai giovani e alle giovani. Sulla proposta di Martine Aubry, finanziare il merito e la realizzazione in tutti i campi: dalla cultura all’industria.

10. Promuovere a tutti i livelli istituzionali, dai Comuni allo Stato Centrale, il Bilancio di Genere, che consente di ripartire in modo equo e più controllato le risorse a disposizione.

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