La Compagnia Giorgio Totola mette in scena “Le donne a Parlamento” una commedia di Aristofane molto attuale, per riflettere su quote rosa in politica e non solo.
C’è una commedia teatrale un po’ datata che però mantiene ancora oggi tutta la sua carica satirica e critica nei confronti della società. Sto parlando di “Le donne a parlamento” di Aristofane. Un classico della Storia del Teatro che però non si smette di riproporre. Lo fa in questi giorni una compagnia teatrale veronese, la “Giorgio Totola” al teatro al Teatro Santa Teresa. La commedia è utile soprattutto per approfondire tematiche che sono anora adesso di forte attualità come la discriminazione tra uomini e donne, il razzismo, la corruzione in politica.
C’è niente che vi suoni familiare? E allora, proprio per ovviare alle grandi pecche politiche e dirigenziali degli uomini, le donne li convincono a cedere loro il governo della città. E lo fanno con uno stratagemma: si vestono da maschi e si recano al parlamento per farsi eleggere. Una volta al vertice decidono la condivisione dei beni e del denaro per poterli meglio amministrare.
Un’opera dunque che è anche un tributo alle poche donne che oggigiorno si contendono delle quote partecipative alla vita pubblica di questo Paese. La compagnia teatrale afferma di aver fatto proprie le parole pronunciate dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano a Firenze rispondendo ad alcuni studenti:
“C’è un problema generale di sottorappresentanza femminile in tutte le istituzioni e nelle aziende, ma il punto più nero è la rappresentanza in Parlamento. Dare più spazio alle donne significa anche riconoscere i loro meriti”.
Sicuramente una rappresentazione che merita di essere vista da tutte le donne a teatro, anche per il talento di una pluripremiata compagnia che ha avuto il merito di farsi conoscere in rassegne e festival italiani e stranieri.