Ieri un hacker ha craccato il sistema facebook e ha scoperto che il gigantesco Social Network controlla gli utenti anche dopo il log-out.
La modifica di un cookie terrebbe traccia di dove gli utenti di Faccialibro atterrano dopo essere usciti dal social network. Un cookie un è altro che una traccia di testo che tiene conto degli indirizzi internet su cui un internauta atterra di volta in volta. Sono utili per tenere la cronologia sul browser e aiutare i motori di ricerca ad agevolare la navigazione adattandola alle esigenze dei navigatori.
Sono anche responsabili di tutti quei messaggi pubblicitari selezionati appositamente per noi da google quando atterriamo su una pagina. E in questo caso sono responsabili anche di uno spionaggio da parte di facebook. Ecco come funziona: facebook possiede dei cookie di tracciamento che funzionano quando l’utente è loggato. Nel momento in cui fa log-out, anziché terminare la loro funzione, questi cookie consentono un ulteriore tracciamento se l’utente atterra su una pagina che possiede il pulsante mi piace di Facebook o qualsiasi altra funzionalità legata a FB.Nel tracciamento è compreso un qualsiasi ID di accesso.
Di fronte a questa grave violazione della privacy scoperta da Nik Cubrilovic, FB si difende dicendo che i dati raccolti vengono usati solo per migliorare l’offerta e per impedire ai minori di accedere a contenuti non adatti a loro. La Policy del network prevede che le informazioni vengano cancellate dopo 90 giorni.
Cosa ne penste: è giusto affidarsi alla policy di un’azienda che decida cosa è lecito fare con le nostre informazioni personali? E allora a cosa serve loggarsi a Facebook? Esclusivamente a favorire il social-network?