Perle di vetro: a Venezia una serie di eventi tenta di ristabilirne il valore nella società contemporanea anche grazie all’incontro “Ercole Moretti: un secolo di perle veneziane”.
Le perle di vetro sono ritenuti alcuni dei primi oggetti usati dagli uomini per produrre i monili che avrebbero ornato i loro corpi. In epoca romana si recupera l’uso del vetro per produrre gioielli di pregiata qualità fatti di perle di silicio.
Quelle prodotte oggi a Venezia, definite “Millefiori” seguono esattamente lo stesso modo di creare dell’epoca passata, con intarsi di murrine: sfere che presentano al loro interno disegni astratti, floreali o di animali.
La perla di vetro più nota e imitata è la “Rosetta”, creata sul finire del 400 da Maria Barovier: si tratta di una perla costituita da sette strati di vetro sovrapposti a forma di stella che creano una canna che viene poi tagliata e molata (levigata) con un processo molto laborioso.
Antesignana della perla di scambio la Rosetta, come tutte le altre perle veneziane venivano prodotte a Venezia in qualunque luogo della città. Il pericolo maggiore per la città lagunare che nel medioevo era stata per lo più costruita in legno, erano proprio gli incendi. Alcuni d’essi si generavano nel territorio cittadino a causa delle numerose fornaci usate per produrre il vetro. Ecco allora che con decreto si vieta di costruire fornaci per la produzione del vetro al di fuori dell’isola di Murano fin dal 1291.
La raffinatezza, la qualità e la rarità di questi gioielli di vetro ha fatto sì che Venezia ne divenisse la capitale e il loro prestigio è testimoniato dal fatto che dal 500 fino alla metà dell’800 questi prodotti dell’artigianato veneto uscissero dai confini nazionali per divenire merce di scambio in America, Africa e Asia. Lo scambio di perle con l’oro e con i metalli più preziosi è andato via via decandendo dopo il 1920. Ma tra il 1850 e quella data il mercato di scambio di perle veneziane era diventato un fiore all’occhiello della città.
Ora quella tradizione viene fatta rivivere, grazie agli eventi legati all’evento “Perle in corte” promosso all’interno del progetto “Do you Bead?” a sua volta istituito per riportare in auge la tradizione dello scambio delle perle di vetro e il loro valore artistico.
Il modo migliore per salvare questo prodotto di artigianato dal proliferare di volgari imitazioni a basso costo è salvaguardare le tecniche produttive antiche e l’originalità di questi gioielli artificiali dalle pratiche dell’industrializzazione.
Mercoledì 14 Settembre alle ore 16.00 a Ca’ della Corte (Dorsoduro 3560 Corte Surian) si terrà perciò un incontro dal titolo: “Ercole Moretti: un secolo di perle veneziane” tenuto da Gianni Moretti, socio della storica Ercole Moretti. L’incontro sarà teso a testimoniare l’importanza storica di questi monili e il loro ruolo ancora attuale nel panorama dell’artigianato italiano e nell’arte orafa del nostro Paese. Sarà anche l’occasione per riportare in auge l’antica tradizione dello scambio di perle doppie del pubblico.
sono in possesso di circa 20 vaghi come quello nella foto che mi rimanda a questo sito. Vorrei sapere a che periodo risalgono e se sono ricercate. Grazie