La riforma delle pensioni delle donne cambia ancora: per la quinta volta in due mesi il governo modifica la finanziaria proprio mentre la precedente legge veniva discussa in Senato, vanificando gli sforzi parlamentari.
E ci sono novità: le donne infatti dovranno andare in pensione più tardi rispetto ad ora a partire dal 2014 (non più dal 2016 come nella precedente bozza di manovra finanziaria) per concludersi con la cifra fatidica dei 65 anni a partire dal 2026. Il Ministero dell’Economia ha dichiarato che l’incremento del gettito fiscale ricavato dall’anticipazione della riforma pensionistica al 2014 sarebbe di quatto miliardi.
Quasi sicuramente si tratta dell’ultima manovra e non interverranno altri cambiamenti in corso d’opera. Il Governo ha già dichiarato che metterà la fiducia sul decreto e stasera avverrà la votazione al Senato alle ore 20.00.
Non sono state soddisfatte le richieste dell’opposizione di eliminare il dubbio articolo 8 che prevede la contrattazione libera in azienda e la possibilità di licenziare più liberamente. Questo comporterà uno scontro con il sindacato della CGIL che ha già annunciato migliaia di cause.
Cosa ne pensate? Siete d’accordo con la riforma delle pensioni anticipata?
Comodo bastonare noi povere donne 60enni. Affette da cistiti croniche, prolassi, esiti vari da chemioterapie varie,cataratte e disturbi alla vista ecc (perchè a 60 pochi hanno la fortuna di star sempre bene), dovremmo ancora lavorare per altri 5 anni, magari col pannolone, per far guadagnare sempre più miliardi a questi ricchi schifosi che se ne fregano dei nostri problemi. Casini in testa.
Auguro alla Marcegaglia e alle mogli di Casini di avere i miei problemi di salute per capire.