Sabato si terrà la premiazione del Premio Campiello 2011: ilsitodelledonne vi presenta i 5 libri finalisti.
Maria Pia Ammirati: “Se tu fossi qui” edito da Mondadori
Una giovane donna muore durante la notte e quando il marito se ne accorge alla mattina rimane spaesato. Un giorno il cellulare della donna deceduta comincia a squillare e Matteo, il compagno, comprende che molti aspetti della vita della moglie gli sono sempre stati sconosciuti. Chi è che continua a chiamarla nel cuore della notte?
Maria Pia Ammirati è giornalista e dirigente televisiva. Come scrittrice ha esordito nel 2000 con il romanzo “I cani portano via le donne sole”. Ha pubblicato anche un saggio sugli scrittori italiani degli anni ’80 dal titolo “Il vizio di scrivere”.
Ernesto Ferrero: “Disegnare il vento” pubblicato da Einaudi
La storia dello scrittore che sapeva “Istruire dilettando” padre della letteratura per ragazzi italiani. Questo romanzo racconta la vita di Emilio Salgari nell’anno che celebra il centesimo anno della sua morte, una morte drammatica e tragica. Una morte da suicida.
Ernesto Ferrero ha lavorato a lungo nel mondo dell’editoria. È stato per lungo tempo direttore editoriale di Einaudi. Dal 1998 è direttore de “La Fiera internazionale del libro di Torino”. Ha pubblicato altri romanzi e nel 2000 ha vinto il premio Strega col romanzo N.
Giuseppe Lupo: “L’ultima sposa di Palmira” edito da Marsilio
Un paesino della Basilicata, Palmira, colpito dal terremoto del 1980 fa da sfondo all’incontro tra un’antropologa e un falegname intento a creare il mobilio per l’ultima sposa del paese. Fra i due nasce un’intesa e un dialogo che si dipana fra le storie mitiche che si tramandano in quella terrà. Una sorta di Spoon River della Basilicata.
Giuseppe Lupo insegna letteratura italiana presso la Cattolica di Milano e di Brescia. È autore di alcuni romanzi editi da Marsilio come “L’americano di Celenne” e di molti saggi come “Poesia come pittura” e “Le utopie della ragione”.
Federica Manzon: “Di fama e di sventura” pubblicato da Mondadori
La storia del romanzo nasce dalla predizione fatta al protagonista da una veggente: “Alla fine troverà quello che cerca, e lo perderà” e si snoda lungo molti anni di vita di Tommaso che diviene un grande della Finanza, pur dovendo sempre lottare con la malasorte che sembra averlo colpito da bambino. In lui nasce così un sentimento di rivalsa che lo condurrà lungo tutta la sua esistenza a sfidare sempre il destino. Il romanzo esplora il periodo economico di inizio millennio tra speculazioni dissennate e crisi nere che sono un argomento fin troppo attuale, cercando di raccontarci chi potrebbe essere uno dei terribili speculatori che abbiamo imparato a temere.
Federica Manzon è nata nel 1981 a Pordenone. Nel 2008 ha pubblicato per Mondadori il reportage narrativo: “Come si dice addio” e collabora con il festival Pordenonelegge.it ed è redattrice di “Nuovi argomenti”.
Andrea Molesini: “Non tutti i bastardi sono di Vienna” edito da Edizioni e/o
Sullo sfondo della prima Guerra Mondiale, il romanzo narra le vicende familiari della famiglia Spada la cui esistenza viene sconvolta da una truppa austriaca che userà la loro dimora come base sul territorio.
Andrea Molesini: è nato e vive a Venezia. Ha curato la traduzione di grandi poeti americani come Ezra Pound, Simic e il premio Nobel Derek Walcott. “Non tutti i bastardi sono di Vienna” è il suo primo romanzo.
Per sapere chi vincerà fra questi il premio Campiello 2011 non ci resta quindi che attendere la serata di domani.