Il Burqa: che cos'è e da dove viene

Col termine Burqa spesso ci si riferisce indistintamente a tutti quegli indumenti indossati dalle donne di religione islamica per coprirsi in parte o integralmente il volto.

"burqa"Un indumento usato quindi da alcune donne islamiche per coprirsi il volto in pubblico. Alcuni ritengono che questo costume sia precedente all’islamizzazione dei Paesi in cui viene inserito e retaggio di popolazioni tribali. Non a caso ritroviamo il Burqa proprio in quei luoghi dove non solo è più forte l’influsso dell’integralismo islamico, ma anche l’organizzazione della società e del potere è ancora a forte base tribale.

Esistono altri tipi di “velatura” integrale adoperati dalle donne dell’Islam, come per esempio il Niqab, più diffuso nelle zone mediorientali. Ecco quali:

  • Abaya: velo diffuso nel Golfo Persico, nero, lungo, indossato sugli indumenti normali e lascia scoperto completamente il volto
  • Chador: diffuso in Persia il foullard indica un mantello su tutto il corpo o un generico fazzoletto su tutta la testa
  • Niqab: diffuso in Arabia Saudita questo velo copre tutto il corpo e lascia solo una fessura per gli occhi
  • Burqa: diffuso in Afghanistan, solitamente blu, copre tutta la figura con una griglia sugli occhi
  • Haik: nelle regioni del nordafrica può essere nero o bianco di cotone e usato soprattutto in Tunisia e Algeria dalle donne più giovani, ma sono esentate le anziane

Hiijab: diffuso in tutte le culture islamiche moderate, è un ampio fazzoletto di vari colori che copre il capo, nuca capelli e orecchie.

Tracce storiche

Ci sono tracce storiche che indicherebbero l’usanza di velarsi e di nascondere il viso in pubblico ben prima della nascita dell’Islam. Tertulliano, autore romano e cristiano del 200 d.c., nel testo intitolato De virginibus velandis parla della necessità di velare le donne cristiane (definite diaboli ianua – porte per far entrare il demonio) proprio come fanno le donne dell’arabia che, “non solo velano la testa, ma l’intero volto … preferendo godere di metà della luce piuttosto che prostituire l’intero viso”.

Il velo integrale e la salute

Secondo alcuni studi la velatura pesante di volto e corpo sarebbe causa di alcune malattie come:

  • rachitismo
  • carenza di vitamina d
  • osteoporosi

per la maggior parte malattie determinate da una carenza di esposizione solare. Per dovere di cronaca è comunque necessario riferire che non tutti la pensano così."burqa e altri veli islamici"

Già alcuni stati europei, oltre all’Italia hanno deciso di vietare l’uso del Burqa e di veli integrali o che coprono il volto nei luoghi pubblichi:

  • Francia
  • Belgio

L’Italia, il 2 agosto 2011 ha ratificato la discussione di una modifica di una legge anti-terrorismo del 1975 che prevede ammende pecuniarie per gli individui che rendano irriconoscibile il volto in un luogo pubblico. La modifica prevede di estendere il divieto a tutti quegli indumenti, anche di origine religiosa, che impediscono il riconoscimento delle persone.

Per la stessa legge è comunque vietato a chiunque di girare con un casco integrale o passamontagna.

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