Oggi vi presentiamo un cortometraggio di Francesco Rizzo che è una critica alla società del profitto.
La trama di “L’Oro Bianco” (link dove vedere il corto) è sarcastica e surreale. In un futuro non lontano il genere umano si trova costretto a risolvere un problema molto serio, l’estinzione dei bovini. Ciò che a prima vista può sembrare ridicolo si trasforma in una carenza mondiale di latte. Per risolvere il problema il Genere Umano si affiderà alle smanie mitomaniache di uno scienziato pazzo che intende usare l’ingegneria genetica per trasformare gli uomini in mucche.
Come detto un corto un po’ fantascientifico e surreale, ma girato magistralmente dal giovanissimo regista Francesco Rizzo (pagina facebook del regista) che, con movimenti di steadicam e presa diretta riempie lo schermo di sottile ironia, mostrando, nonostante la giovane età, 25 anni, una padronanza del mezzo interessante.
L’Oro bianco prima parte
Anche il soggetto invita a riflettere su problemi che sono quotidiani. Oggi come oggi è proprio lo sfruttamento eccessivo delle materie prime la principale fonte di crisi economica. Solo ieri le confederazioni degli agricoltori hanno portato i maiali davanti a Piazza Affari per protestare contro il rincaro delle materie prime e dei prodotti agricoli che non permette agli agricoltori e coltivatori italiani di sopravvivere. Solo ieri squadre di poliziotti in tenuta anti-sommossa hanno bloccato in Sardegna i pastori sull’orlo del fallimento e di una gravissima crisi economica.
Ed è di qualche giorno fa la notizia che ricche multinazionali e società finanziarie internazionali stanno acquistando i terreni fertili del Corno D’Africa scacciando la popolazione da quei luoghi causando emigrazione negli stati limitrofi. E questa pratica non è certo nuova. In India si sono viste sommosse popolari con morti e feriti tra gli abitanti che difendevano il diritto di coltivare le loro terre. E così accade in America Latina e in molti altri posti dell’Africa. Lo scontro tra possessori dei brevetti intellettuali dei prodotti agricoli e i piccoli proprietari delle terre che coltivano quei prodotti rischia di ripercuotersi stabilmente sui mercati e sulle società occidentali.
Un problema da non sottovalutare e da rivalutare anche grazie a questo cortometraggio che non mancherà forse di far sorridere, purché faccia anche riflettere su una delle questioni che sempre più si avvia a diventare il problema del prossimo futuro. Non tanto l’estinzione delle vacche, come nel corto, quanto piuttosto il problema alimentare legato a quello che un tempo veniva definito il settore primario.
L’Oro Bianco seconda parte