C’è un progetto, partito a Milano nel 2009, che si chiama Ecopink, che unisce la creatività e l’ecologia tenuti insieme dalla praticità delle donne.
Le donne di Ecopink sono designer incredibilmente in gamba che già nel 2009 ebbero l’idea di unirsi per ricreare la materia e dare nuova linfa vitale a ciò che non conta più nella nostra società, il materiale di scarto: il rifiuto.
Proprio partendo dai rifiuti le donne hanno deciso di partire per creare oggetti di arredamento, accessori di abbigliamento, vestiti, e mobili. Rivitalizzare gli oggetti scartati e dare loro una nuova funzione significa anche rivalutarli economicamente e fare un’opera a metà strada tra l’arte concettuale e il design. Nel 2011 l’annuale esposizione dei prodotti creati da queste artiste acquista un’istanza del tutto europea. Punta ad aprirsi al mercato internazionale. Per questo essa si terrà a Londra. E proprio per questo desiderio europeista, Ecopink da quest’anno si unisce a e-side, il primo stor eco-compatibile del panorama europeo. Un vero e proprio negozio on line dove è possibile acquistare i prodotti creati dalle artiste, tutte donne, di Eco-pink.
Imperdibile quindi l’appuntamento con l’esposizione nella mostra vetrina londinese degli oggetti di design di Ecopink che si terrà dal 17 al 25 settembre 2011 presso il London Design Festival nel borgo di Camden Town, presso il The Hub King’s Kross.
Eco pink è soprattutto un connubio riuscito fra donna e ambiente, poiché tutte le opere che promuove sono create da artiste o designer donna. Fra le tante creative che esporranno i propri prodotti possiamo citare: Alessandra Fiordaliso, Caterina Crepax, CeeBee/Carmen Bjornald, Claudia Mazzitelli, Clelia Martino, Cynthia Korzekwa, Dalaleo/Luisa Leonardi Scomazzoni, Ester Motta, E-vasiva/ Simona/Valentina Marchetti & Vanessa Paglia, Hannah Ricci, Maria Westerberg, Miciovinicio/Silvia Bragagnolo, Monica Auriemma, Nicoletta Cicalò, Renfang Hu, Riciclart-I’ – Medea/Mariapia Camuso, Roberta Amurri, Ricrearte – Sabrina Locatelli, Sarah Turner, Silvia Beccaria.
Roberta Amurri per esempio ricrea attraverso il riciclo della carta. Macerando questo materiale ottiene un impasto col quale crea degli oggetti d’arredamento come sedie, poltrone e tavolini. Vi sembrerà impossibile ma ottiene dei suppellettili comodi, reistenti e in grado di trasformare il vostro ambiente.
Sarah Turner, attraverso il riuso di bicchieri di plastica ottiene fantastiche lampade da tavolo, o come Silvia Bragagnolo che col suo marchio Miciovincio riusa ogni tipo di materiale per creare oggetti di design simpatici, colorati e divertenti: dalla plastica ai tubi di cartone ondulato, ogni rifiuto può divenire nelle sue mani un tavolo, una sedia, un tappeto o una lampada.
Insomma donne che si spendono per trasformare la materia e sostengono un consumo ecologico che tenga conto della donna e dell’ambiente.