Secondo un recente sondaggio di Infojobs circa il 91% degli intervistati ritiene che le mamme che lavorano siano penalizzate dal punto di vista retributivo e di posizione di carriera.
Un sondaggio della più importante azienda di recruitment online, Infojobs, svela alcune cose interessanti riguardo alla percezione dei lavoratori intervistati in merito all’argomento mamme al lavoro.
In base al sondaggio, infatti, il 90,91% degli intervistati ritengono che le mamme che lavorano siano discriminate con salari più bassi e con declassamento professionale rispetto ai colleghi.
Inoltre sono molte le donne che dichiarano di aver abbandonato la carriera per badare alla famiglia: il 34,5% ha personalmente scelto di rimanere a casa per seguire i figli, mentre il 17,2% ha rinunciato al posto di lavoro perché teneva troppo lontano dalla famiglia, mentre il13,9% vi ha rinunciato perché troppo lontano da casa.
Confrontando i dati con quelli dell’anno precedente ci si rende conto di come la tendenza delle lavoratrici di rimanere a casa a badare ai figli sia in aumento (nel 2009 era il 22%, nel 2010 il 31%).
Inoltre il 66% degli intervistati ritiene che nelle aziende non vi sia sufficiente sostegno alla maternità rendendo pressoché impossibile per le mamme che lavorano gestire il loro doppio ruolo. Il 20,83% ritiene il sostegno delle aziende adeguato, mentre il 12,5% ritiene perfino eccessivo il sostegno offerto dalle aziende alle mamme lavoratrici.
L’anno scorso l’87% degli intervistati riteneva che le aziende non fornissero sufficiente aiuto per le madri che lavorano.
Questo sondaggio di Infojobs fotografa perfettamente la situazione italiana, non vi sembra?
Certo la situazione in Italia ad oggi non è delle più felici, specie se paragonata ad altri paesi europei molto più avanti in termini di welfare aziendale. Noi di Eudaimon da anni offriamo sostegno alle aziende nel realizzare soluzioni che permettano una migliore conciliazione vita-lavoro, con un cchio di riguardo a donne e mamme. Purtroppo anche tra i dipendenti spesso c’è poca cultura in termini di welfare e questo genera un abbandono del lavoro invece che una ricerca di soluzioni di conciliazione (che a volte nemmeno si immaginano possibili). La nostra missione è proprio quella di realizzarle!
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