Non sono bastati tutti gli ostacoli messi sulla strada dei Referendum 2011 da Governo e PDL: gli italiani hanno scelto di votare.
Secondo gli Instat poll, proiezioni sull’affluenza alle urne, i referendum 2011 hanno raggiunto il quorum: non accadeva dal 1995.
Fino ad ora si sa che:
- Dopo che sono stati scrutinati metà dei voti pervenuti dai comuni ha votato circa il 57% della popolazione
- Un sondaggio EMG dice che:
- Gestione acqua: sì tra il 93% e il 97%
- Tariffe acqua: sì tra il93% e il 97%
- Nucleare: sì tra 92% e 96%
- Legittimo impedimento: sì tra 91% e 95%
Ci sarebbero da fare tutta una serie di importanti considerazioni se i dati degli Instant Poll fossero confermati. Naturalmente noi de “Ilsitodelledonne” che ci siamo spese per i referendum 2011 affinché si potesse raggiungere il quorum siamo felici del risultato, qualora venga confermato.
Intanto possiamo già dedurre che:
- La cosiddetta anti-politica, che poi sarebbe la politica dal basso, la proposta popolare, può fare la differenza;
- Gli italiani vogliono che alcuni servizi restino pubblici e che si spende in energia rinnovabile ora;
- Se le opposizioni sono effettivamente unite possono battere il presente governo;
- Il presente governo non ha più così tanto consenso come vorrebbe far credere e punta al governicchio per arrivare al 2013;
- Nella maggioranza, ma anche all’interno della lega, si profila una crisi che non farà bene al Paese;
Ci spiace soprattutto constatare che se vincessero i sì ai referendum, per la maggioranza e per il governo sarebbe una disfatta, poiché si erano battuti per l’astensione con precise dichiarazioni dei loro leader. Se la scusante delle amministrative era stata la scarsa affluenza e la disaffezione degli italiani alla politica, nel caso dei quesiti referendari del 12 giugno non si può addurre la stessa motivazione. E soprattutto squalifica quanti dicevano che il voto delle amministrative non era significativo.
Soprattutto vince la vera libertà, non quella di non andare a votare, ma quella celebrata da Gaber: Libertà è partecipazione.
E voi, come la pensate? Fatecelo sapere.
Scritto da M.F.
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