Paura delle elezioni? Paura dell’impopolarità? Il nucleare potrebbe essere una delle più grandi sconfitte di questo governo.
Un emendamento presentato alla camera dall’esecutivo nel decreto Omnibus fa un ulteriore passo indietro sul nucleare oltre alla moratoria di un anno. La paura fa novanta tra le file dell’esecutivo, così per non manifestare ancora più impopolarità si è decisa questa mossa per bloccare il referendum che avrebbe messo una volta per tutte la parola fine sulla questione atomo in Italia.
Troppa la paura di perdere le amministrative su temi che stanno a cuore agli italiani, da sempre elettori passionali, dopo il recente caso di Fukushima.
Nel frattempo però si è scelto di continuare a disincentivare le energie eco-sostenibili e di continuare la corsa al greggio con tutti i danni economici che ne conseguono.
Altro disastro per il consenso del governo è la dichiarazione fatta ieri sera dal ministro Tremonti sul fatto che servirà una manovra correttiva per riequilibrare i conti e che si prefigurano altri quattro anni di pesanti tagli sui servizi. Tutto ciò si aggiunge al recente aumento dell’accisa e ai precedenti tagli che hanno colpito tutti i ministeri in modo trasversale, ma sarà soprattutto la scuola a vedere decimato il suo bilancio.
Figuraccia di ieri della Gelmini che si è vista decurtare il budget ministeriale di 4 miliardi l’anno per i prossimi tre anni in diretta tv. Il ministro Tremonti l’aveva fatto sapere a sera tardi in parlamento.