Guariento di Arpo fa parte di quei pittori padovani attivi nella città nel 1300 che con Altichiero e Jacopo d’Avanzi hanno segnato un profondo periodo di rinnovamento del giottismo patavino.
Attivo a Padova durante il periodo dei carraresi nel trecento padovano, è celebre per il ciclo degli angeli del Guariento, appunto. Dispersa ai quattro angoli del mondo l’angelologia di Guariento è stata radunata recentemente nella città del Santo per una grande mostra che verrà inaugurata il 16 Aprile e terminerà il 31 Luglio 2011.
Una raccolta di opere assicurate per un valore totale di 80 milioni di euro farà parte di una grande mostra itinerante in giro per Padova. Cinque i siti che sarà possibile visitare durante il periodo dell’evento “Guariento e la Padova dei Carraresi“:
- Palazzo del Monte
- Musei civici degli Eremitani
- Palazzo Zuckermann
- Museo diocesano
- Casa di Petrarca ad Arquà
Serafini, Troni, Cherubini, Dominazioni sono stati il pane dell’arte del Guariento che dal Giottismo della cappella degli Scrovegni ha appreso il senso prospettico e l’attenzione per il reale. Giotto porta a Padova all’inizio del ‘300 la rivoluzione artistica della prospettiva e il rinnovamento che si esprime in uno studio più attento degli atteggiamenti, dei gesti, dei volti degli uomini.
Tuttavia la teoria angelica di questo artista permane in uno stato di iconicità, icasticità e ieraticità uniche che si differenziano fondamentalmente dalle capacità di Giotto di cogliere la realtà. Sfuma nel decorativismo puro il giottismo di Guariento, ma sembra combinarsi perfettamente con la lontananza delle Intelligenze angeliche raccontate dal pittore su tavole di pioppo.
Un appuntamento da non mancare con uno dei pittori più innovativi e capaci dell’arte del ‘300 che vi terrà incollati con gli occhi all’opera tesi ad ammirare e a confrontare, intenti a deliziare lo spirito con i decori rossi e dorati, caldi e preziosi delle sue tavole.
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