Acqua termale: tra scienza e mito

Le acque del bacino termale di Abano e Montegrotto Terme appartengono alla categoria delle acque sotterranee profonde e sono classificate dal punto di vista chimico come salso-bromo-iodica ipertermale con residuo fisso a 180° di 6 g/l di sali disciolti.
I dati chimici traducono un’acqua di elevata qualità termale e fortemente mineralizzata, con virtù terapeutiche a largo spettro. La temperatura dell’acqua delle nostre piscine viene tenuta a 33° e la costanza di tale temperatura viene mantenuta da un sistema automatico che garantisce anche l’igiene e la sicurezza delle acque stesse. All’AbanoRitz il gap termico tra gli oltre gli 80° con cui esce l’acqua dal nostro pozzo e la temperatura di utilizzo nel bagno termale (33°-38°), sia ludico che curativo, produce geotermia, dunque l’albergo è riscaldato con il gradiente termico dell’acqua termale. Così l’AbanoRitz si occupa di Green Energy da 50 anni!

COMPOSIZIONE CHIMICA

Temperatura dell’acqua
pH
Conducibilità elettrica a 18 °C
Residuo fisso a 180 °C
Residuo fisso a 550 °C
Ione sodio (Na+)
Ione potassio (K+)
Ione calcio (Ca2+)
Ione magnesio (Mg2+)
Ione ammonio (NH4 +)
Ferro (Fe)
Ione nitrito (NO2 -)
Ione nitrato (NO3 -)
Ione solfato (SO4 2-)
Ione cloruro (Cl-)
Ione idrogenocarbonato (HCO3-)
Ione bromuro (Br-)
Ione ioduro (I-)
Solfuro di idrogeno (H2S)
Silice (SiO2)
Alcalinità (mL HCl 0.1 N/L)
Durezza totale
Ossidabilità
Sostanze organiche
Delta crioscopico
Pressione osmotica
77°C
7,1
7042 p Simens
5,050 g/L
4,340 g/L
1,239 g/L
0,088 g/L
0,366 g/L
0,080 g/L
0,0027 g/L
<0,05 p.p.m.
Assente
Assente
0,980 g/L
2,176 g/L
0,169 g/L
13,6 mg/L
0,82 mg/L
1,67 mg/L
0,051 g/L
27,7
120 °F
7,40 mg/L
0,3310 g/L
-0,23 °C
3,10 atm.

 

LEGGENDA

Narra la leggenda che il mitico Ercole, partito con i suoi eroici compagni greci per affrontare Gerione, sfiniti e stanchi dopo averlo ucciso, furono ristorati dalle virtù miracolose di quelle acque calde e non vollero più ritornare in Grecia, attratti anche dalla bellezza dei Colli, e vi si fermarono a vivere stabilmente. I Colli furono chiamati Euganei proprio per la nobiltà della loro stirpe (“Euganei” si ipotizza derivi dal greco “di nobile stirpe”). La fonte che aveva donato tanto sollievo ai guerrieri fu chiamata in greco Aponon. Ercole stesso, per purgare il male fatto a Gerione, gli costruì un tempio ad Abano in suo onore, concedendogli di diventare un vero oracolo. Come scrive Svetonio, questa leggenda era ben conosciuta nel mondo romano; sicché l’imperatore Tiberio, mentre un giorno si recava nell’Illiria, volle ascoltare questo rinomato oracolo ed ebbe un perentorio responso, precisamente di dover buttare dei dadi d’oro nella fonte, proprio dove oggi si trova Abano, per conoscerne il fato che lo attendeva. La leggenda narra che i dadi gettati avessero reso preziosa l’acqua, attribuendole qualità non comuni per guarire varie malattie.

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