Riprendono i lavori nel 2011 della Commissione per le pari opportunità della Regione Veneto col compito di fronteggiare alcune situazioni che richiedono un’attenzione immediata anche alla luce di recenti fenomeni che investono la quotidianità e altre questioni di genere che hanno bisogno di essere costantemente monitorate sul territorio.
Le donne, oggi come oggi, sembrano essere davvero l’altra metà del mondo. Ciò che non ci si aspetta è che l’altra metà della popolazione veneta, quella femminile, superi numericamente di qualche unità quella maschile:
- 2milioni 404mila uomini,
- 2milioni 507mila donne;
Le fasce d’età più rappresentate sono quelle che vanno dai 30 ai 50 anni secondo l’ufficio di statistica regionale.
A capo della commissione la presidente Simonetta Tregnago che così commenta la nascita degli osservatori di questo Organismo Regionale:
“All’alba di questo nuovo anno, rinnoviamo il nostro impegno a promuovere per tutte le donne del Veneto le pari opportunità a 360 gradi e a indagare la realtà del territorio, con l’obiettivo di far crescere una cultura non solo di rispetto delle pari opportunità e di tutela dei diritti delle donne, ma anche di valorizzazione del loro ruolo. Un ruolo in molti ambiti ben concreto e a tutti manifesto, ma che in alcuni altri non ha ancora trovato spazi per esplicarsi pienamente, come nell’economia e nella politica. Continueremo anche a fare la nostra parte nel fornire ai legislatori e agli amministratori conoscenze e strumenti a loro utili per definire linee d’indirizzo e di intervento efficaci”
Vari gli ambiti in cui la commissione è chiamata ad operare: ad iniziare dal lavoro, per poi passare a questioni come:
- Rappresentanza delle donne in politica;
- Violenza domestica;
- Omicidi di genere.
Tre le ricerche che intendono indagare il ruolo della donna veneta con il lavoro:
- Il lavoro delle donne in tempo di crisi nella regione Veneto: sarà presentata la prossima estate ed è condotta insieme a Veneto Lavoro;
- Libere professioniste, verifica delle pari opportunità di accesso e di attività: sarà presentata in primavera in cui sarà approfondito il ruolo delle professioniste a partire da un confronto con le stesse categorie maschili; si cercherà quindi di capire come far nascere un organismo di parità all’interno di ciascun ordine;
- Infine “Donne e Tecnologia” sarà presentata in autunno realizzata con il contributo del Dipartimento di Informatica dell’Università di Venezia e cercherà di indagare il ruolo femminile all’interno delle professioni legate a informatica e nuove tecnologie.
Infine verrà istituito uno speciale osservatorio sugli omicidi di genere che sempre più spesso si manifestano nella regione Veneto.
faccio parte di una commissione comunale e trovo che lo scoglio maggiore siamo ancora noi. donne con molte risorse che spesso si perdono nello scimmiottamento del modello maschile o che hanno paura di essere tacciate di femminismo. credo dovremmo fare una seria riflessione per trovare un unico occhio sul passato ed un linguaggio comune sul presente