La Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne è stata istituita dall‘Assemblea generale delle Nazioni Unite nel dicembre del 1999. Da allora, ogni 25 novembre, i governi, le organizzazioni internazionali e le ONG si impegnano a organizzare attività di sensibilizzazione dell’opinione pubblica in merito a un tema tanto importante quanto delicato.
Un fenomeno da contrastare
Secondo i dati ISTAT, sono già 114 i femminicidi commessi nei primi 10 mesi del 2017 e 6 milioni 788mila sono le vittime di violenza fisica o sessuale nel corso della propria vita, l’11% delle quali ha subito la violenza prima dei 16 anni. Il fenomeno ha dunque proporzioni enormi, che vanno dalle violenze domestiche allo stalking, dallo dallo stupro all’insulto verbale; senza contare quella violenza fatta di micro-aggressioni quotidiane, spesso in grado di passare inosservate perché più subdole, ma proprio per questo più pervasive.
In un momento storico come quello attuale, in cui le violenze sulle donne sono purtroppo ancora sulle prime pagine dei giornali e quasi ogni giorno vengono alla luce nuove storie di abusi da parte di uomini di potere, è ancora fondamentale portare l’attenzione sull’argomento.
Prima di tutto è bene avere il coraggio di parlarne e di denunciare i colpevoli; alle parole, però, si devono aggiungere gesti concreti che coinvolgano tutti, uomini e donne, giovani e meno giovani.
Le iniziative nazionali
Sono numerose le iniziative nazionali e internazionali che fanno sentire forte la voce di tutte le donne del mondo.
La campagna nazionale Posto Occupato, ad esempio, è un gesto concreto dedicato a tutte le donne vittime di violenza. Nei luoghi pubblici, viene chiesto di lasciare libero un posto, simbolicamente dedicato a ciascuna di quelle donne che, prima che un marito, un ex, un amante, uno sconosciuto decidesse di porre fine alla sua vita, occupava un posto a teatro, sul tram, a scuola, in metropolitana, nella società.
Grazie a UN Women, poi, l’Italia si colora di arancione con l’iniziativa #Orangetheworld: le amministrazioni comunali e locali che aderiscono si impegnano a far risplendere di arancione un loro monumento storico dicendo simbolicamente NO alla violenza di genere.
Gli Stati Generali delle Donne hanno lanciato proprio in vista del 25 novembre il progetto “La panchina rossa“, che chiedeva ai Comuni italiani di collocare una panchina verniciata di rosso in un luogo particolarmente significativo, nell’ottica di una campagna di sensibilizzazione contro i femminicidi e in favore delle pari opportunità.
Per tutta la giornata, la Rai lancia l’hashtag #SbloccaIlCoraggio: il messaggio centrale è il coraggio di denunciare gli abusi e le violenze, chiamando il numero 1522.
Padova contro la violenza
Anche Padova si impegna per dire “no” a ogni forma di discriminazione e violenza di genere, aderendo alle campagne nazionali “Posto occupato“, “La panchina rossa” e #Orangetheworld. Numerose anche le iniziative locali messe in atto in tutta la città. Questo il programma degli appuntamenti sul Liston, davanti a Palazzo Moroni:
Dalle 10:00 alle 18:00
Punto informativo dove le volontarie del Centro Veneto Progetti Donna – Centro Antiviolenza e della Croce Rossa Italiana forniscono informazioni sui servizi a favore delle donne vittime di violenza e dei loro figli: Sportello Donna, Centro Antiviolenza, Casa di fuga e Casa di seconda accoglienza. Presente anche un punto informativo della Polizia di Stato.
Dalle 11:00 alle 13:00
È possibile seguire in diretta, nel punto informativo, l’incontro della Presidente della Camera Boldrini con donne ospiti delle Case rifugio e con famigliari delle donne vittime di violenza, tramite una postazione in collegamento con il sito della Camera.
Alle 18:00
Palazzo Moroni si illumina di arancione in adesione alla Campagna internazionale dell’Agenzia delle Nazioni Unite UN Women. L’arancione è stato infatti scelto dall’Onu come colore simbolo per un futuro senza violenza.
Inoltre, il Lions Club Elena Cornaro Piscopia propone una raccolta di abbigliamento intimo nuovo, da donare alle donne vittime di violenza ospiti delle Case di prima e seconda accoglienza del Comune di Padova, che spesso devono essere allontanate con urgenza dalle loro case e non riescono a portare con sé neanche i beni di prima necessità. Saranno raccolti anche indumenti, sempre nuovi, per le figlie e i figli minori (da neonati a 12 anni) che sono accolti in emergenza assieme alle mamme. Gli indumenti potranno essere consegnati alle volontarie nel punto informativo sul Liston davanti al Municipio.
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