Mercoledì 29 novembre, l’Assessorato alla Cultura del Comune di Padova e l’Associazione Nairi Onlus presentano lo spettacolo teatrale “Intervista immaginaria tra Matilde Serao e Hrant – 1980“. Lo spettacolo si terrà presso la Sala Carmeli alle ore 21:00 e rientra all’interno del Dessaran Festival, la settimana della cultura armena.
La partecipazione è gratuita, fino a esaurimento posti. Per prenotarsi, è necessario inviare una mail a info@nairionlus.org.
Lo spettacolo
L'”intervista immaginaria” è un concerto-lettura di e con Claudio Di Palma e con
- Annalisa Madonna – voce
- Massimiliano Sacchi – clarini
- Gianluca Rovinello – arpa
da un’idea di Antonia Arslan e con la consulenza letteraria di Donatella Trotta
La drammaturgia di Antonia Arslan si concentra sulla fgura di Matilde Serao immaginando un ipotetico, impossibile incontro tra la scrittrice greco-partenopea e Melkon Gurgian, scrittore e insegnante armeno suo contemporaneo. Gurgian, nella messa in scena, rievoca quest’incontro mai avvenuto; nella sua mente si determinano parole forse solo immaginate, oppure lette o dedotte dalle analisi spietate e rigorose con cui la Serao seppe indagare e registrare le pulsioni più contraddittorie della città di Napoli. Gurgian trova, nelle parole della Serao, similitudini con lo stato di emarginazione dei poveri e delle donne armene. Il suo Giovedì grasso dei caravanserragli si confronta col Ventre di Napoli e San Gregorio Armeno si prefigura come centro di questa confluenza tra culture lontane. Napoli non manca di delinearsi attraverso i suoni e le sue voci più tipiche. La memoria di Gurgian si affolla di questi suoni per provocarne un ultimo. Un canto di migrazione, lontananza e speranza di ritorno. Un canto armeno, ma canto di tutti, migranti e lontani sempre. Il canto della gru.
Lo spettacolo sarà preceduto da un intervento iniziale di Claudio Fanton col duduk armeno.
Il festival
Dessaran: in armeno, l’orizzonte, il confine di ciò che vedi.
Armenia: un centro irradiante, da cui si sono diramate tante strade del mondo.
Dopo lo straordinario successo della prima edizione, torna anche nel 2017 la settimana dedicata alla cultura armena con 7 giorni di eventi speciali – tra cui ricordiamo i concerti degli artisti internazionali Tigran Hamasyan e Hakob Khalatyan e due nuovi reading di parole, musiche e immagini ispirate all’Armenia – in cui verranno esplorati orizzonti: non limitandoci solo a quelli dell’antichissima cultura armena, ma toccando anche le tante civiltà che ad essa si sono intrecciate nei millenni della sua esistenza.
Uno scambio fruttuoso e allegro di saperi, cognizioni, suggestioni antiche e moderne: una rassegna che va dalla musica ai reportage fotografici, dai reading alle proiezioni di film, dai viaggi alla raffnata cucina.
Il programma completo del festival può essere consultato a questo indirizzo