Riceviamo da Centro Donna Padova e condividiamo!
Il 25 novembre è la Giornata Mondiale per l’eliminazione della violenza sulle donne. Un’occasione per denunciare quanto questo fenomeno sia ancora troppo nascosto e sommerso. Una giornata importante per riflettere e pensare ai milioni di donne che in tutto il mondo, ogni giorno, sono vittime di violenza.
Vorremmo che questa giornata fosse l’occasione per un impegno concreto per contrastare la violenza contro le donne.
Chi lotta ogni giorno al fianco delle donne sa quanta fatica ci vuole per farsi ascoltate e per vedere riconosciuto ciò che si denuncia come violenza. È una difficoltà che si vive nel quotidiano, quando una donna racconta quello che succede dentro le mura domestiche. Quelle mura che dovrebbero offrire serenità e amore, sono sempre più spesso, invece, teatro delle violenze più atroci, siano esse fisiche, che lasciano segni visibili, o psicologiche, che annientano l’autostima delle donne, oppure economiche, che arrivano a schiavizzare.
Sono tutti tipi di violenza che le operatrici del Centro Veneto Progetti Donna-Auser accolgono nei racconti delle donne che si rivolgono a loro per ottenere sostegno, aiuto, consigli e assistenza legale. Nel 2010 sono già più di 200 le donne che sono passate dal Centro, più di 20 al mese, un gran numero se si pensa che solo 2 anni fa erano solo la metà, poche se si pensa che solo una piccola percentuale ha il coraggio di denunciare la violenza subita.
In 20 anni di attività il Centro Veneto Progetti Donna ha incontrato migliaia di volti, ascoltato le loro voci, offerto sostegno e aiuto. Molte cose sono migliorate, sono stati fatti molti passi avanti, sia a livello istituzionale, sia a livello di opinione pubblica. Oggi si parla di violenza di genere, quasi tutti ne conoscono il significato, abbiamo visto i muri tappezzati dalle campagne di sensibilizzazione, eppure il problema esiste e i numeri fanno paura.
Per questo una sola giornata non basta . E’ necessario che i media e le istituzioni considerino la lotta alla violenza sulle donne come una priorità e un principio fondamentale delle loro azioni e politiche. Non è sufficiente considerare la violenza un problema, occorre considerarla una vera e propria emergenza, e come tale va affrontata e combattuta a tutti i livelli e in tutte le sue manifestazioni.
In Italia le donne uccise da partner, o ex- partner o da parenti nel 2010 sono state 115. Non possiamo più accettare che i femminicidi occupino le prime pagine dei nostri quotidiani.
Per questo vogliamo ricordare tutte le donne vittime di violenza, tutte le Zineb, Luana, Eleonora, e molte altre, mute testimoni di una lotta a cui non ci si deve arrendere.
Vogliamo fare nostro l’ELENCO DELLE COSE CHE LE DONNE NON VOGLIONO MAI PIU’SOPPORTARE (di Arabella)
Avere paura di uscire quando cala il buio
Avere paura di uscire con il cane quando fuori non c’è nessuno
Avere paura di un marito geloso
Essere picchiata da un marito geloso
Essere uccisa da un marito geloso
Non poter indossare un abito corto sui mezzi pubblici
Essere molestata in metropolitana
Sentir dire di essere state molestate perché si indossava un abito corto
Essere licenziate perché si vuole avere un figlio
Non trovare lavoro perché si è brutte
Non trovare lavoro perché si è troppo giovani
Non trovare lavoro perché si è troppo vecchie
Avere paura di non essere accettata perché arrivano le rughe sul viso
Essere presa in giro perché si piange davanti a un film
Essere stuprata, molestata, insultata
Vedere le donne rappresentate costantemente come veline o come escort
Essere considerata intelligente e quindi pericolosa
Essere considerata bella e quindi stupida