AAA #YesMan cercasi? Meglio di no!
a cura di Jessica Traverso
Il lavoro del consulente è strano: capita di essere pagati per dire all’imprenditore quello che già pensa e se così non fosse il rischio è di veder saltare la collaborazione.
Negli anni, è stato un teatrino che mi si è ripresentato più volte sia nel caso di consulenti più navigati di me sia in modo diretto, sulla mia pelle! E puntualmente mi sono fatta sempre la stessa domanda:
“Se hai già la risposta, e sai già quello che devi fare, perché non risparmi i soldi del consulente e metti in pratica le tue idee?”
Per questioni diplomatiche ho preferito non porre ai diretti interessati la questione ma ho cercato di estrapolare qualche risposta dalla loro comunicazione non verbale.
1) L’imprenditore ha avuto un’idea, gli sembra buona e ha bisogno di avere delle conferme; non importa che siano sincere o meno.
2) L’imprenditore non sa bene come passare dall’idea alla sua realizzazione perché non è il suo campo e cerca un esecutore.
3) L’imprenditore non si fida particolarmente del consulente e quindi non considera valide le idee diverse dalla propria.
4) L’imprenditore non accetta che qualcuno abbia idee migliori rispetto alla propria azienda (“l’azienda l’ho costruita io e io so come si fa”)
Di conseguenza, la scelta più logica è quella di individuare un consulente che non faccia altro che dire di si, indistintamente! E i risultati quali sono?
Beh, se l’idea di base è buona probabilmente andrà bene.
Se, invece, siamo nella situazione opposta, la delusione sarà doppia: economicamente l’azienda registrerà una perdita e moralmente il team si troverà ad affrontare un fallimento (quasi) inaspettato. Un segno meno su tutta la linea!
Un’alternativa però c’è!
Ed è quella di farsi affiancare da un consulente preparato, che basa il suo lavoro su dati numerici concreti, che sposa l’azienda a 360° e di cui ci si può fidare! Una figura che sia lo specchio nel quale guardarsi e attraverso il quale confrontarsi.
Certo non tutti i colleghi rispecchiano questo profilo: alcuni non hanno gli strumenti per supportare con i dati le loro idee, altri non hanno proprio idee e altri ancora trovano più redditizio, nel breve termine, essere degli yes men.
E come fare allora per trovare la persona giusta? Quella che vi dice di si quando ce n’è motivo e che, invece, vi propone alternative quando i dati non vi sono favorevoli? Quella che ha una visione d’insieme imparziale da unire a quella carica di esperienza dell’imprenditore per ottenere i risultati migliori?
L’unico modo è provare! Provate con un progetto piccolo: per vedere come lavora, per scoprire se fidarvi, per testare la relazione tra di voi! E man mano che vi soddisfa aumentate il tiro!
E ricordatevi che una volta che lo pagate, tanto vale ascoltarlo soprattutto quando vi dice “non sono d’accordo“: a lui non cambia molto se la vostra idea non è buona, sarete solo voi a rimetterci; ma, al contrario, se è la sua idea a non funzionare ci rimetterà la possibilità di lavorare ancora con voi e con altri imprenditori dello stesso settore.