Le vacanze #petfriendly dalle spiagge italiane alle città europee
Toscana e Emilia Romagna le migliori in Italia, maglia nera per la Campania. In Europa, meglio scegliere Germania e Austria, restrizioni e regole per Paesi Bassi e Francia, pratiche di 6 mesi per entrare in Inghilterra e Irlanda del Nord
Anche quest’anno la redazione di PaesiOnLine , portale specializzato in viaggi e turismo, torna a parlare di vacanze pet friendly. I divieti di accesso agli animali domestici nei luoghi pubblici sono ormai caduti in quasi tutti i comuni italiani e nelle città europee, ma, sebbene ufficialmente questi non esistano più, non sempre quando si va in vacanza, il nostro amico a 4 zampe è il benvenuto. Per aiutare i suoi utenti nella scelta delle destinazioni, PaesiOnLine ha deciso di offrire una panoramica delle spiagge italiane, come già proposto nel 2014, aggiungendo quest’anno informazioni su alcune città europee.
La regione migliore per andare in spiaggia con il proprio cane si conferma l’Emilia Romagna, con 36 stabilimenti pet friendly, seguita da Toscana e Liguria. Maglia nera, invece, per la Campania dove, sebbene siano molte che strutture che accettano animali, andare in spiaggia con un amico a 4 zampe potrebbe diventare un problema. Di norma, però, prima di prenotare una vacanza o di recarsi presso lo stabilimento, è consigliabile telefonare al gestore chiedendo maggiori dettagli. Anche quando un esercizio è segnalato come pet friendly, può capitare che non accolga animali di tutte le taglie. Nel caso di stabilimenti balneari, è bene sapere che non in tutti i comuni i cani possono entrare in acqua, e che i servizi offerti variano in base alla struttura (veterinario presente, ciotola, appositi ripari…).
Se, invece, si desidera trascorrere le vacanze all’estero, in una città europea, Fido sicuramente si troverà bene in Germania e Austria. La Germania è molto accogliente e attenta nei confronti degli amici a 4 zampe, al punto che è frequente trovare ciotole con crocchette e acqua anche fuori dai servizi degli autogrill. I cani hanno libero accesso a mezzi pubblici, parchi (in alcuni punti, addirittura possono essere lasciati liberi) e addirittura nei castelli e nei musei, con l’unico limite di consentire l’accesso solo ad un cane per gruppo. Stessa situazione anche in Austria, dove sono in molti a possedere un cane, anche tra i gestori di alberghi e campeggi, nei quali vengono accolti senza problemi anche animali di taglia grande. Destinazione ideale sono i numerosi agriturismi, dove gli animali possono essere lasciati liberi di scorrazzare per i prati.
In altri paesi europei, gli animali sono accettati, anche se con un po’ meno entusiasmo e qualche restrizione in più. In Francia, ad esempio, non sono ammessi animali di età inferiore a 3 mesi. Cani e gatti devono avere microchip, passaporto veterinario ed essere stati vaccinati contro la rabbia. Gli animali sono ammessi in molti ristoranti, uffici pubblici, spiagge e negozi, ma ci sono ancora strutture che non li accettano. Stesse premesse per l’Olanda e i Paesi Bassi, dove sono richiesti di passaporto veterinario, microchip e vaccinazione antirabbica. Inoltre, alcune razze sono soggette a restrizioni, e obbligo di indossare sempre la museruola in luoghi pubblici. Tra questi i Pitbull e i Rottweiler. Ogni comune ha le sue regole, ma è bene sapere che spesso alberghi e appartamenti in affitto non accettino i cani, contrariamente a quanto avviene nei ristoranti e nelle spiagge, dove tendenzialmente sono meno rigidi ed ai cani viene offerta spesso una ciotola d’acqua.
Nel Regno Unito le procedure per consentire l’ingresso di animali domestici si sono leggermente semplificate dal 2000 e nel 2012 è stata finalmente abolita la quarantena, ma restano, comunque più burocratiche rispetto agli altri paesi europei. Se si vuole fare una vacanza in Inghilterra o nell’Irlanda del Nord con il proprio cane, bisogna iniziare a muoversi con 6 mesi di anticipo. In quest’arco di tempo deve fare la vaccinazione contro la rabbia e provvedere a microchip e passaporto. Dopo un mese dalla vaccinazione, un campione dell’animale viene inviato ad uno specifico laboratorio che certifichi l’effettività della vaccinazione. Tra le 24 e le 48 ore prima della partenza, il cane deve essere sottoposto a visita veterinaria, per verificare che non sia affetto da parassiti. Il proprietario dell’animale deve inoltre dimostrare che il cane non deve essere stato fuori dai paesi considerati sicuri (UE, le isole Faroer, i dipartimenti francesi d’oltremare di Guadalupa, La Réunion e Martinica, la Groenlandia, Ceuta e Melilla, le isole Azzorre e Madeira) e possono entrare solo se viaggiano con determinate compagnie aeree.