Piuttosto che guardare le partite dei Mondiali 2014, le donne preferiscono lo shopping online, meglio se con le carte di credito dei loro uomini: l’indagine Vente-Privee.
di Cecilia Parola
Uomini e donne, si sa, hanno abitudini finanziarie molto diverse: c’è chi usa il conto per non farsi mancare la pay tv per le partite di calcio e chi mette le carte di credito presenti sul mercato a confronto per scegliere quella più adatta allo shopping. Sembra un luogo comune: un pallone da calcio contro dei tacchi a spillo nuovi di zecca, retoriche dell’uomo vs la donna che sembrano ormai superate, ora che viviamo nel democratico e progressista 2014. Eppure tanto superate non sono.
Secondo una ricerca su scala europea di Vente-Privee, leader mondiale nel settore delle vendite online, in vista dei Mondiali 2014 gli uomini preferiscono che le donne non assistano alle partite di calcio e le donne, dal canto loro, preferiscono impiegare quel tempo a fare acquisti online… magari con la carta di credito di mariti e fidanzati!
La curiosa indagine, compiuta dal famoso sito di eCommerce per quantificare i possibili incrementi di vendite durante le partite dei Mondiali, ha rivelato che le abitudini sono ancora dure a morire e che certe cose, come il calcio e lo shopping, sono ancora da considerarsi delle forti caratteristiche distintive di genere.
Si sa, i Mondiali di calcio sono un rito. Gli uomini si riuniscono davanti a un televisore con birra e snack a volontà, mentre le donne spariscono magicamente dalle loro priorità. Anzi, il 52% degli uomini intervistati considera le donne come delle presenze moleste durante le partite degli azzurri, mentre l’altro 48% si dimostra tollerante e benevolente solo nel caso in cui le compagne partecipino con interesse al match.
Ma quante sono le donne che non vogliono dipingersi la faccia con i colori della bandiera e protestare contro l’arbitro? Secondo la ricerca, il 77% del campione femminile europeo preferisce lo shopping online alle partite, soprattutto se a finanziare l’acquisto sono le carte di credito degli ignari mariti e fidanzati. Una “vendetta” che rientra in una serie di dispetti da sempre architettati dalle compagne trascurate dei tifosi più accaniti, insieme al ben più perfido “inscenare un blackout”, magari proprio nel momento decisivo della gara.
Com’è facile da immaginare, la guerra dei sessi quando si tratta di shopping e pallone è molto più sentita in Italia che nel resto d’Europa. La ricerca ha infatti eletto la nostra penisola come il Paese in cui sono più forti i contrasti tra uomo e donne. Il 68% dei maschi italiani ha dichiarato che una partita di calcio della nazionale è un momento sacro al punto di non ritenere necessario giustificarsi agli occhi di mogli e fidanzate.
Sono da esempio, invece, il 31% degli uomini spagnoli che, per quanto non tanto distanti culturalmente da noi, hanno dichiarato di sentirsi in colpa quando guardano una partita e trascurano le compagne, tanto da scusarsi con un piccolo regalo, come ad esempio preparare la cena.
Emerge poi una piccola curiosità, che può farci ben sperare che ai prossimi Mondiali non si ripetano le solite storie: un maschio europeo su tre preferisce lo shopping online a guardare la partita di calcio. Che sia la volta buona anche in Italia che uomini e donne si trovino d’accordo su qualcosa?