Caro collega, questa volta portali tu i caffè.

Business Executives

di Eleonora Mauri

Se pensi a un personaggio femminile da cui prendere ispirazione, chi ti viene in mente? Una celebrità da copertina patinata che sembra avere ottenuto tutto nella vita? Un’imprenditrice citata nella classifica delle donne più influenti del mondo economico? La tua vicina di casa che riesce a gestire una casa, un lavoro, un marito e 3 figli…senza diventare matta? Quale tra questi tipi di donna suscita il tuo rispetto e la tua ammirazione? Forse un po’ di ognuno, e va bene così, perché non esiste risposta giusta o sbagliata. La cosa ideale, sarebbe che ogni donna potesse ispirarsi al modello che preferisce e pensare di poter raggiungere lo stesso risultato.

Ma se vuoi diventate attrice o cantante, il timore è che, in un mondo altamente competitivo, se sei carina ma hai anche talento, dovrai comunque scendere a compromessi. Anzi, diciamocela tutta, se sei donna questo rischio c’è a prescindere, e non solo nel mondo dello spettacolo purtroppo. Se invece vuoi diventare imprenditrice e avere una tua attività, devi superare una serie di ostacoli che nascono dal vecchio (ma ancor vivo) stereotipo che chi “fa azienda” di solito porta la cravatta e i pantaloni. Noi donne al massimo, possiamo tirar su un negozietto di bomboniere.

Se invece il tuo sogno è semplicemente quello di avere una casa, un lavoro e una famiglia, devi fare i conti con una società dove l’equa divisione dei compiti domestici tra uomo e donna non è molto incentivata. A questo si aggiunge il fatto che se vuoi avere una o più maternità e magari vuoi anche avere il tempo per vedere i tuoi bambini crescere, devi scordarti di poter fare carriera.

In buona sostanza, il panorama odierno sembra dirci: “donna, scegliti pure il modello che vuoi, tanto non lo puoi raggiungere”. Viceversa, se ribalti tutto questo in ottica maschile, sembrano tutti traguardi possibili. Di uomini costretti a scendere a compromessi (o valutati più in base al sedere che al talento) ce ne sono pochi, di imprenditori maschi ne è pieno il mondo e di papà di famiglia che fanno carriera ne trovi a bizzeffe (e ci credo, tanto ai figli e alla casa ci pensa la moglie!).

Non vogliamo puntare in alto? Il ragionamento vale anche se abbassiamo le aspettative e parliamo semplicemente di salari. Perché come si sente spesso dire (ancora, purtroppo) le donne in media vengono pagate meno degli uomini, a parità di ruolo e a ogni livello gerarchico. Pare che questo derivi da diversi fattori. Ad esempio dal fatto che le donne in generale non chiedano mai l’aumento, mentre i colleghi maschi lo fanno. Ma alle volte, se una donna avanza una richiesta o adotta un atteggiamento più simile ai colleghi maschi, viene etichettata come aggressiva e arrivista. Quindi alla donna non resta che lavorare sodo, spesso anche più del collega maschio, per poi essere pagata meno.

Quindi, nonostante tante belle iniziative, gruppi in rosa, articoli e video che tentano di sensibilizzare il mondo su questo tema, nella realtà dei fatti c’è ancora molto da fare. Ci sono ancora stereotipi da scardinare, nei quali anche noi donne abbiamo iniziato a credere, limitando la nostra capacità d’iniziativa perché convinte del fatto che è una cosa “da uomini”. Ogni tanto si sente parlare di qualche eroina che ha scavalcato questi ostacoli e ha realizzato il suo sogno, ma si tratta sempre (purtroppo) di casi sporadici, non di una consolidata realtà.

Il mondo del lavoro e del business però ha bisogno delle donne e delle loro capacità, che sono diverse e complementari rispetto a quelle degli uomini. È necessario garantire alle donne le stesse opportunità di lavoro e carriera che hanno gli uomini. Anche se oggi si vedono molte donne raggiungere traguardi importanti, non è sufficiente. Abbiamo bisogno di portare avanti questa battaglia, e dobbiamo farlo anche nel nostro piccolo: ognuna di noi nella sua vita quotidiana dovrebbe fare in modo che questi stupidi stereotipi cadano.

Ecco alcuni esempi che ho visto in giro e mi sono piaciuti:

– una ragazza che a una riunione ha detto al collega uomo “Stavolta portali tu i caffè, sono certa che sai farli bene quanto me!”.

– un’azienda che ha messo un’inserzione “Cercasi Segretario”. Finalmente qualcuno che ha scoperto che esiste anche la versione maschile di quella parola.

– una coppia che ha tirato su un’azienda. Lei è il Presidente. Lui è il suo vice.

– un’agenzia che propone ragazze immagine e hostess, ma con un dress code preciso: gonna al ginocchio.

Piccoli passi. Ma sono un inizio.

 

 

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