Madame Delice e l'arte del ricevere

di Luca Bonacini

Si affidano a lei quanti vogliono rendere memorabile un evento, un incontro, una cena, un momento. Sono manager che incontrano clienti internazionali, grandi banche prossime a un’acquisizione, capitani d’industria che celebrano ricorrenze aziendali, professionisti dediti alle relazioni, coppie di giovani fidanzati che vogliono rendere indimenticabile il giorno in cui pronunceranno il fatidico si. Si mettono nelle mani esperte di Madame Delice come viene ormai chiamata Laura Grisi, tra le più accreditate event manager, che saprà dedicare tutta la sua esperienza e quella di Claudio Ciccotti all’evento, facendone un giorno da ricordare nel quale innumerevoli dettagli e mille sfumature celebrano il coronamento di una carriera, il saluto alla famiglia dopo anni di assenza, il raggiungimento di un obiettivo professionale, il festeggiamento di una ricorrenza, nei quali tutto dovrà essere perfetto. Si crea un patto d’onore con il cliente, si crea un intimità, una confidenza, e da un certo momento in poi il cliente si affida completamente, le sue aspettative verranno esaudite individuando uno specifico tema, come accade di frequente nel mondo della moda, dove è successo di realizzare un dinner nel quale tutto doveva essere in tonalità viola: tavola, allestimenti e scenografia; oppure organizzando per appassionati di equitazione una cena in una casa di campagna dove il tema era il cavallo, l’allestimento, le tende, gli accessori, i quadri, la mise en table; incontri dove viene messa in campo da Madame Delice tutta la creatività, l’esperienza e l’ampia casistica collezionata in questi anni, conversazioni nelle quali tutto viene attentamente pensato e riveduto, si parlerà del menù, degli ospiti, della scenografia, della location, un’infinita serie di particolari tutti importanti che contribuiranno alla buona riuscita dell’evento. Esperta dell’arte di ricevere, docente di catering e banqueting Laura Grisi ha organizzato eventi per alcune delle più importanti aziende in Europa, party privati per celebrities ed esponenti della cultura, dello sport, dello spettacolo, la riapertura della Terrazza Martini a Milano, e alcuni dei maggiori happening della settimana della moda. Recentemente ha intrapreso una nuova affascinante sfida insieme a Claudio Ciccotti già assistant manager al ristorante tre stelle La Pergola di Roma, a chef innovativi fra i quali il giovane e talentuosissimo Matteo Torretta, con cui segue la gestione del ristorante “Al V Piano” all’interno del prestigioso Hotel Grand Visconti Palace.

Come si diventa organizzatrice di eventi ?

Dopo aver fatto l’esame da procuratore nel 1998 iniziai a collaborare con un amico di mio padre che aveva la prima azienda di catering d’Italia: “Il Maestro di Casa”, mi presentai con tubino e tacchi, lui mi guardò e mi disse, come ti sei vestita ? C’erano 1500 fiaccole da accendere nel parco dove avrebbe avuto luogo la cena (!). Fu un battesimo che non dimenticai facilmente e mi fece capire che un agenzia di eventi non è fatta esclusivamente di pubbliche relazioni ma occorre se serve saper usare le mani.

Quali eventi ricorda in particolare tra i tanti che ha organizzato ?

Non dimenticherò facilmente un evento molto esclusivo che curammo per Dom Perignon, nel quale veniva servito un particolare rosè millesimato della maison francese, e crudi di eccezionale bontà preparati da uno chef ristoratore venuto appositamente dalla Provence, tutto era in tema rosa, doveva balzare all’occhio che l’argomento predominante era lo Champagne rosè.

Quale tipo di cucina proponete?

Con uno staff di cucina costituito da emiliani, veneti, e lombardi ci ispiriamo alla più tradizionale cucina italiana e anche milanese rivisitando l’originale ricetta, quando occorre, per lunch e dinner da non dimenticare.

Tra i personaggi più interessanti quali ricorda con particolare simpatia?

Organizzai il matrimonio di Fabio Fazio, personaggio simpaticissimo che fece la cena di nozze in una villa in Liguria, era un edificio fatiscente che dovemmo scaravoltare per renderlo abitabile, c’era polvere ovunque, che ci fece faticare, ma riuscimmo a ripulire tutto, e il giorno dell’evento gli ospiti non si accorsero di nulla. Nel giugno del 2006 ci vennero affidate le nozze di Federica Panicucci, era previsto per gli ospiti un susseguirsi di piccoli regali sorpresa (in stile anglosassone), poi poco prima del taglio della torta venne consegnata a ognuno dei 200 ospiti una scatolina di carta riso, tutti gli involucri vennero aperti contemporaneamente, si librarono in volo 200 farfalle colorate. Parlando di celebrità ricordo con simpatia Paolo Maldini, che scelse noi quando decise di sposarsi, fu uno dei primi eventi che organizzai insieme al Sig. Sala, che considero mio mentore, venne data una particolare importanza alla scelta dei vini e delle pietanze, a dispetto di quello che si dice sulla cultura enoica e gastronomica dei calciatori, anche quella volta potemmo esprimerci al meglio.

Che effetto fa vedere la sala in ordine, i tavoli apparecchiati e tutto pronto, pochi minuti prima dell’arrivo degli ospiti?

E’ una grande soddisfazione vedere il lavoro fatto, ma quei minuti sono preceduti da un lavorio molto intenso che non concede pause. Per apparecchiare una tavola ci vuole amore, richiede la massima attenzione, ma è molto gratificante, oltre a piatti, bicchieri, posate, ci sono i fiori, i segnaposto, si tratta di un esercizio di creatività che può essere molto terapeutico e rilassante.

Ci si nasce a fare questo mestiere o ci si diventa ?

Qualcuno ha detto che l’arte del ricevere è un dono riservato a pochi, mettere a proprio agio l’ospite, mentre ci si occupa di lui dando il meglio di sé mettendo in campo tutte le conoscenze acquisite, traendo gioia nell’esaudire i desideri delle persone che si incontrano è una qualità rara, se si ha la fortuna di incontrare i maestri giusti e si possiede tanta umiltà si può riuscire a farne una meravigliosa professione.

Il Balsamico è ormai accreditato su tutte le tavole del mondo, lo utilizzate nella vostra cucina ?

E’ un’eccezionale condimento di antica memoria, molto amato da Fabrizio Ferrari il nostro chef natio di Carpi, il quale lo utilizza in più di una preparazione, in particolare come entree su uno spiedino alla fragola, brinato al parmigiano, preferito ai fritti che sono un po’ impegnativi da servire subito, che poi abbiniamo ad una buona bollicina.

Il MENU’ di NATALE 2012
di LAURA GRISI e MATTEO TORRETTA

APERITIVO
Chips di riso, bon bon di besciamella
MENU

Lingua, cipollotto croccante e salsa verde,
Ravioli di cappone, tartufo nero e il suo consommé
Vitello tonnato secondo lo Chef con verdure in agrodolce
Guanciale di vitello brasato con purè di patate e chips
Tiramisù caldo
Panettone con salsa zabaione
Caffè e piccola pasticceria

ABBINAMENTO VINI
Franciacorta brut Le Marchesine
Riesling Rè Nano 2008 Olmo Antico
Astore 2010 Baracchi
Champagne brut rosé s.a. Pol Cochet
Temerario Pinot nero 2009 Casavyc
Anarchia Costituzionale Moscato 2011 W. Massa

 

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