Pari opportunità: lettera inviata a Van Rompuy

Vi ricordate la questione sollevata dall’eurodeputata francese Sylvie Goulard? Aveva denunciato come il board della BCE fosse completamente sprovvisto di presenze femminili e come anche sulla ultima nomina prevista il candidato prescelto fosse un uomo (il Consiglio europeo infatti ha sostenuto la nomina del lussemburghese Yves Mersch nel Consiglio direttivo della Banca centrale europea, al posto dello spagnolo Gonzalez Paramo, dimessosi a maggio).

Con un pronunciamento che ha pochi precedenti, il Parlamento Europeo ha respinto la candidatura proposta. Ovviamente il PE ha solo un ruolo consultivo, ma è comunque una posizione molto importante.

La questione oggi diviene duplice: da una parte la richiesta di una presenza autorevole al femminile, che certamente non sarà difficile trovare tra oltre 330 milioni di cittadine/i europee/i; dall’altra il peso che il PE, espressione democratica Europea, può avere quando nelle stanze dei bottoni si decide altrimenti da ciò che il buon senso suggerirebbe e magari senza la minima considerazione del capitale al femminile.

Molte altre donne per fortuna da allora -e prima di allora- hanno iniziato a pensare a una iniziativa che potesse spingere i vertici della Banca Centrale Europea e le più alte istituzioni Ue a ripensarci, dando un segnale importante

Anche il sito delle donne, assieme Pari o Dispare, è ben felice di aderire all’iniziativa e diffondere il testo e la lettera che potrete scaricare qui in basso.

Scarica la lettera indirizzata a Van Rompuy presidente Consiglio Europeo
Più donne nel cda della Banca Europea, questo il tema sollevato dall’eruoparlamentare Sylvie Goulard, ma i fatti sembrano rivelare che la BCE non è ancora pronta a cambiare. Ecco allora una lettera per sollecitare Van Rompuy presidente del Consiglio Europeo.