“Venezia a colori” di Maria Barbara Battiston

Progetto Frau in collaborazione con il caffè Antenore di Via San Francesco 28 a Padova (di fianco a palazzo Prefettura) organizza la mostra d’arte grafica “Venezia a colori” di Maria Barbara Battiston, a partire dal 1 febbraio 2010 e fino al 6 marzo 2010, dal lunedi al sabato dalle 07.00 alle 20.00, turno di chiusura la domenica.

Inaugurazione con presentazione da parte di Gianfranco Bortolami in Arte Frau e la presenza dell’artista Maria Arch. Maria Barbara Battiston sabato 6 febbraio 2010 a partire dalle ore 18.00; ingresso libero.

Maria Barbara Battiston è un artista completa e matura.
Ciò lo si enuncia dal suo modo di vedere le cose che ci circondano dall’alto, è come se Barbara volasse sopra il mondo, dandone così una nuova visione, quella visione del mondo che i comuni mortali, non sanno avere a differenza dei veri artisti.
A livello psicologico i lavori di Barbara Battiston raccontano la perfezione della vita nel suo essere matrigna e madre, dura e dolce, brutta e bella; senza tralasciare la coerenza dell’attaccamento alla concretezza terrena, manifestando una solarità interiore, un equilibrio, maschile, dei pensieri, compreso il loro controllo dal punto di vista positivo, e dalla scelta concreta dell’argomento Venezia, vista non nel solito modo magico e banale, come la maggior parte degli artisti viventi e deceduti, ma nella sua bellezza concreta.
Questo suo aspetto psicologico si deduce anche dai colori del fondale bianco sinonimo di purezza, energia e forza.
Il seppia l’aspetto concreto e maturo ed infine l’oro solarità maschile e gestione positiva dei pensieri.
L’artista comunque, va oltre, raffigura artisticamente il futuro attraverso una tecnica antica, un artistico dono dell’arch. Batiston decisamente raro, per me, che di artisti ne ho incrociato numerosi lungo il mio cammino esistenziale. è la prima volta e ne sono felice.
Un aspetto che mi ha colpito, positivamente, è la ricerca della perfezione e del dettaglio.
A molti può sembrare pignoleria maniacale sete di perfezione, ma non è così in realtà.
Secondo il mio punto di vista è un’indicazione della via sulla ricerca dell’equilibrio che ognuno di noi va cercando.
E’ il concetto del microcosmo nel macrocosmo, verità e pregio della visione del dettaglio nel tutto, la base per iniziare la via dell’equilibrio interiore.
L’artista, questo lo sà e a modo suo con l’arte cerca di svelarlo a noi tutti.

Gianfranco Bortolami

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