Film e donne

A gennaio alcuni film meritano veramente di essere visti. Alcune pellicole infatti mettono a nudo il ruolo della donna nella nostra società. Altri film, destinati dalle case di produzione solo a noi donne, ci piacciono perché esprimono una femminilità elegante.

filmperdonneE allora cominciamo dalla commedia inglese “We want sex”. Non fatevi trarre in inganno dal titolo, però. Non si tratta affatto di una commedia su ninfomani ossessionate dal sesso. No, davvero. Il film si riferisce infatti alla vicenda che sta probabilmente alla base del movimento femminista degli anni 60. Tutto inizia un gionro del 1968 a Dugenham nell’Essex, in Inghilterra. Una fabbrica della Ford dà lavoro a molti operai maschi e a 187 donne che cuciono i sedili delle auto. Lavorano in un ambiente fortemente disagiato e ricevono una paga molto inferiore ai colleghi maschi. Quando i malumori e le proteste delle donne rimangono inascoltate, le operaie scelgono di bloccare la produzione con uno sciopero ad oltranza che porterà alla prima legge per riequilibrare i salari fra uomo e donna. La cosa interessante è che il film nasce dalle testimonianze delle partecipanti alle manifestazioni e agli scioperi che con le loro proteste riuscirono a scuotere le donne di tutta l’Inghilterra e forse del mondo, indicando loro la possibilità di poter intervenire anche nel mondo maschile della politica. Il titolo più corretto del film è infatti “we want sex equality”. Il “we want sex” deriva da una scena comica del film in cui uno striscione piegato male veniva letto in modo scorretto dai passanti. Ad interpretare la leader del gruppo è Sally Hawkins. Nel cast anche Bob Hoskins.

FilmperdonnePassiamo ad una commedia un po’ dark, ma non liasciamo il clima di denuncia sociale. Questa volta con “Tamara Drewe” siamo alle prese con un altro annoso problema che riguarda le donne: il loro corpo. Gli stereotipi maschili di donna sexy finiscono con l’ingarbugliare anche la classe media benpensante inglese. Tamara è infatti di ritorno nel suo paesino natale in seguito alla morte del padre. Da piccola Tamara era bruttarella e introversa, ma dopo essersi trasferita a Londra ha ottenuto fama e successo come redattrice di una rubrica su un quotidiano. Il suo nuovo naso rifatto e le sue gambe vertiginose finiranno però col metterla nei guai perché farà innamorare di sè uno scrittore in panne e un musicista strampalato. Finirà inoltre per attirarsi le invidie di due giovani del luogo che, annoiate e piene di invidia, procureranno alla giovane non pochi guai. Tratta da una striscia a fumetti di Posy Simmonds pubblicata a puntate sul Guardian, il film del regista Stephen Fears dà tantissimo spazio agli attori e regtala un’eroina tutta nuova che sa destreggiarsi benissimo fra stereotipi femminili e femminilità elegante e incantevole. Un omaggio a tutte le ragazze bruttarelle che avrebbero sempre voluto vendicarsi di chi da piccole le prendeva in giro. La bellissima Tamara è interpretata da Gemma Arterton.

Questi i film al cinema di Gennaio che vi consigliamo. Ma a Gennaio esce anche un dvd interessante che ci sentiamo di raccomandare.

FilmperdonneSi intitola “About Elly” il titolo di questo dvd e parla di una donna iraniana. Il film è del 2009 e racconta di una allegra comitiva formata da tre giovani coppie iraniane che da Teheran si dirigono verso il mar Caspio per passare qualche giorno di allegria e in teoria per far conoscere Elly e Ahmad (neo-divorziato di ritorno dalla Germania) perché i due possano sposarsi. Fin qui tutto bene. Elly è invitata come maestra d’asilo del figlio di una delle coppie. La situazione si complica quando in riva al mare uno dei bambini affidato alla sorveglianza di Elly rischia di annegare. Viene salvato. Ma poi ci si accorge che è stata Elly a scomparire, forse ingoiata dalle onde. Scoppiano i sensi di colpa. Così, tutto il castello di finto perbenismo iraniano in cui gli uomini sembrano gentili con le mogli, si dilegua. Si comincia a chiedersi chi fosse Elly. Nessuno conosce neppure il suo cognome. Le mogli vengono accusate dai mariti di aver portato tra loro una donna  dai comportamenti ambigui, che diventano immorali, non appena si scopre che Elly era fidanzata. I sensi di colpa dei maschi vengono così riversati sulle mogli. Non sveliamo il finale del film. Sottolineiamo le roccambolesche peripezie fatte dal regista iraniano per aggirare la censura del suo paese e la bravura dell’attrice che interpreta Elly, Taraneh Alidousti.

One Ping

  1. Pingback: Asghar Farhadi: applaudita alla Berlinale

2 Comments

Offerte AbanoRitz