Le prime fioriture del parco dei Colli Euganei

Fioriture

 

Meraviglioso è scoprire la varierà di fiori colorati che ci mostra il Parco dei Colli Euganei già prima della piena esplosione primaverile.

Per imparare a conoscerli meglio, abbiamo pensato di raccoglierli “simbolicamente” in base al loro colore, facendo una selezione dei fiori che più ci colpiscono per le loro peculiari caratteristiche e che ci fanno apprezzare in anteprima la ricchezza di profumi e di tinte che la stagione ci propone.

Parliamo di quelli che sono i fiori del folto sottobosco che riveste i Colli e che fanno capolino fra il verde del Parco.

I fiori bianchi

Il Bucaneve (Galanthus nivalis), così chiamato perché quando arriva la neve spesso è già fiorito; il Campanellino (Leucojum vernum), dal bellissimo fiore che assomiglia ad una lampada; l’Eritronio o Dente di cane (Erytronium dens-canis), dalle sottilissime foglie macchiate di bianco che ricordano vagamente i denti canini. L’Aglio orsino (Allium ursinum), aglio selvatico di cui si possono utilizzare le foglie in cucina per delle buonissime frittate. L’Anemone dei boschi (Anemone nemorosa), è un candido fiore che vive in simbiosi con un fungo appartenente alla classe degli Ascomyceti, la Sclerotinia tuberosa, una specie rara e molto stimata dagli appassionati.

I fiori gialli

Il Piè di Gallo (Eranthis hyemalis), che significa fiore d’inverno, dal fiorellino raro e localizzato, cresce soltanto in alcune aree dei Colli Euganei. E’ una piccola pianta che comincia a spuntare precocemente, quando la terra è ancora ricoperta dal gelo, regalando una bellissima fioritura. Attenzione però, trattasi di fiore velenoso!
Nei terreni aridi, o lungo le rive, compare il Farfaro (Tussilago farfara) che, con le sue sfumature giallo-oro, attira subito l’attenzione; i suoi fiori hanno proprietà curative per calmare la tosse. Ancora l’Anemone giallo (Anemone ranunculoides), che contiene sostanze irritanti ma che, se utilizzate con cautela, sono utili per aumentare la circolazione sanguigna periferica in zone localizzate. 

I fiori viola

Questi fiori racchiudono in sè tutte le tonalità del colore viola: la Scilla (Scilla bifolia), l’Erba trinità chiamata anche Trigonella (Hepatica nobilis), la Colombina (Corydalis cava) che, in alcune zone dei Colli Euganei, forma dei veri e propri tappeti fioriti emanando un profumo unico in natura. Ancora, i bellissimi Pentolini muschini (Muscari racemosum) dall’aspetto caratteristico a grappolo, chiudono il cerchio con il viola intenso. Non possono mancare le violette che, oltre al viola, contengono anche altri colori come il blu, il bianco e il giallo: la Viola del pensiero (Viola tricolor), la Viola dei boschi (Viola sylvestris) e la Viola mammola (Viola odorata), dal piacevole profumo e che possiede proprietà curative, infatti la parte del fiore serve per curare le malattie dell’apparato respiratorio. Il suo impiego avviene anche in cucina, come elemento di pasticceria.

Non solo note di colore ma anche bellezze uniche e sempre attuali

Da non dimenticare le prime Orchidee spontanee che nascono libere nel nostro territorio e a cui sono stati dedicati molti studi e la pubblicazione di diversi volumi.

Una menzione a parte, infine, va fatta alla Margheritina o Margherita pratolina (Bellis perennis), un fiore che cresce un po’ ovunque, dalla primavera all’autunno, e per questo motivo viene descritto come il fiore di tutti i prati. Dal colore bianco o rosato, i petali sono tipicamente a forma di cucchiaio e i dischi sono giallo oro. Ha molte proprietà come quelle antinfiammatorie, astringenti, calmanti, depurative, digestive, diuretiche, rinfrescanti, cicatrizzanti e si può utilizzare per infusi o esternamente per impacchi calmanti; inoltre rappresenta una buona lozione di bellezza. In cucina si può mangiare crudo nell’insalata, oppure viene messo in zuppe e minestre. E poi, come resistere all’irrinunciabile e intramontabile “m’ama o non m’ama”?!

 

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