È padovana l’unica vincitrice europea del Premio ricerca Tumori Endocrini

La ricercatrice padovana Anna Caterina Milanetto, giovane specialista in Chirurgia generale, ha vinto, unica in Europa, il prestigioso concorso internazionale “Sten Tibbling – per perfezionamento e ricerca sui tumori endocrini” all’Università di Lund, la più antica università della Svezia. La ricercatrice è originaria di Campagnola di Brugine, si è laureata all’Università di Padova e al momento è assegnista di ricerca alla Clinica chirurgica 1, diretta dal professor Donato Nitti.

A 33 anni, Anna Milanetto avrà ora la possibilità di approfondire le sue ricerche presso il prestigioso ateneo svedese; da febbraio, infatti, lavorerà per sei mesi nel reparto di Chirurgia endocrina dell’Università di Lund, svolgendo ricerche e interventi chirurgici di oncologica endocrina.

È un’occasione formativa unica per un giovane medico chirurgo come me, che mira ad acquisire le conoscenze e le competenze necessarie per una diagnosi sempre più precoce di questi tumori rari e per una possibilità di cura efficace. Sono molto fiera di poter rappresentare in questa esperienza l’Università di Padova e la Clinica Chirurgica, a cui devo la mia formazione“, ha commentato Milanetto al Mattino di Padova.

 

Una ricerca impegnativa

Nonostante la giovane età, la ricercatrice ha già maturato esperienze di ricerca oncologica con il professor Claudio Pasquali, chirurgo pancreatico e suo tutor, e due anni fa ha vinto una borsa di studio per ricerca clinica ad Heidelberg, in Germania, per svolgere ricerche in chirurgia pancreatica. Quello scelto da Milanetto è un campo di ricerca complesso, nel quale solo pochi medici raggiungono un alto grado di specializzazione. Lo stesso professor Pasquali, infatti, spiega che “I tumori endocrini sono molto rari e diversi dagli altri. Nascono come maligni, ma evolvono lentamente e spesso si possono curare. Il settore di ricerca che li riguarda è piuttosto di nicchia: la dottoressa Milanetto aveva già intrapreso questa strada a Padova e continuerà a seguirla in Svezia”.

Anche l’Università di Padova non manca di riconoscere i meriti del giovane chirurgo, come si può leggere in una nota diffusa dal sito dell’ateneo:

“Questa nuova opportunità ottenuta dalla dottoressa Milanetto, che consolida legami universitari internazionali già esistenti, è il frutto di eccellenze maturate nell’ambito della chirurgia padovana e della capacità dei nostri giovani ricercatori di raccogliere consensi internazionali che fanno ben sperare per il futuro della ricerca medica patavina”.

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