17/06/2020

Avrei voluto scrivervi di sigarette e del vizio del fumo… lo farò domani

Oggi per la seconda volta dal dentista, a Padova, per gli ultimi ritocchi a una vecchia otturazione che aveva bisogno di restyling.

Poi a casa mia, in ghetto , di nuovo silenzio e luce come all’inizio del lockdown al ritz, e ho ritrovato GLORIA: non abita in albergo, ma dentro di me.

Ho messo a posto alcune foto della mia nipotina ricevute in questo periodo che siamo lontane . Sua madre è una brava fotografa, lo fa con il cuore e il soggetto aiuta la buona riuscita. Sto riempiendo un album: solo primi piani di Isabella!

Sono andata a trovare la mia amica Cristina Vanni nel suo negozio di via san Martino e Solferino, ho comprato qualcosa: era da Natale che non facevo acquisti, che non mi toglievo uno capriccio e non mi concedevo un regalo, e, tra i miei preferiti, c’è senz’altro l’abbigliamento. Il mio shopping in epoca di pandemia resta un momento divertente e allegro, il mio piccolo contributo all’economia che riprende a girare, nel conto anche una maglia-camicia che ho comprato per mia sorella, mi fa piacere farle piacere e mi si tacita un po’ il senso di colpa per essere una spendacciona. La Vanni ha voluto regalarmi una sciarpa in cotone gialla e beige. Al bar dell’angolo, sotto i gelsomini, mi ha offerto una novità, una bibita a base di rabarbaro e succo d’arancia. Da consigliare: si chiama SPUMA NERA.

Alle 18,30 di nuovo ad Abano, al ritz ,per una call conference con l’Assessore Donazzan: è una persona concreta, mi piace. Impegnata politicamente da 20 anni, la sua determinazione, in Regione è rispettata. Abbiamo parlato di lavoro e dei miei 3 giovanissimi collaboratori che rischiano, a causa delle leggi sindacali, di vedersi scavalcati; del pericolo dello smart working per le donne; delle ripercussioni del calendario scolastico per il turismo.

Stasera cena di lavoro con Alessandro Martini, Direttore fondazione Marca Treviso, e due sue ospiti: una famosa blogger russa e la responsabile della BTO di Firenze. Serata piacevolissima e con un buon livello di confronto. La responsabilità della scelta del locale sui Colli Euganei era mia, ma Al Sasso si va sul sicuro. Piatti del territorio rivisitati con un po’ di creatività: sformato di rosole su coulis di caprino, anatra e ciliegie marasche al forno. Impeccabile la scelta dei vini che io ho solo assaggiato per evitare di addormentarmi. Sfizioso l’aperitivo: un calice di Serprino Quota 101 con le foglie fritte di Ortica. Al ritorno da Teolo ci hanno tagliato la strada, ma senza danni, una famiglia di cinghiali e un grosso tasso, in debito di sonno come me.

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